Economia

Ue, Padoan chiede uno sconto: "Nel 2018 manovra da 5 miliardi"

Con largo anticipo il Tesoro scrive alla Commissione Ue. L'Italia migliorerà il "saldo strutturale" di tre decimali, meno della metà degli otto chiesti da Bruxelles

Ue, Padoan chiede uno sconto: "Nel 2018 manovra da 5 miliardi"

"Il governo intende aggiustare il saldo strutturale di 0,3 punti percentuali di pil nel 2018". Mentre la politica lavora alla riforma della legge elettorale in vista di un voto anticipato, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan scrive al vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis e al commissario Pierre Moscovici. "Si tratta di uno sforzo fiscale considerevole che permetterà di ridurre ulteriormente il deficit e garantire un calo del rapporto debito-pil - spiega il titolare del dicastero di via XX Settembre - la crescita in corso potrà beneficiare di una politica fiscale così bilanciata e di una strategia strutturale in gran parte in linea con il pacchetto della Commissione pubblicata pochi giorni fa".

Nella sua lettera Padoan indica in 0,3 per cento del pil (pari a 5,1 miliardi di euro) l'aggiustamento strutturale per il 2018 che consentirebbe al governo italiano di proseguire nella politica economica che tra 2014 e 2017 ha assicurato una costante riduzione del rapporto tra il deficit e il pil (lo 0,3% per anno) e la stabilizzazione del rapporto tra il debito e il pil (atteso in calo per l'anno in corso), e al tempo stesso ha dato un supporto all'economia che ha permesso di tornare alla crescita (passata dallo 0,1% del 2014 allo 0,9% del 2016 e attesa all'1,1% nel 2017). "Fin dal 2014 il governo italiano - scrive Padoan - è stato impegnato negli sforzi per tenere il rapporto debito-pil sotto controllo. Questo rapporto si è stabilizzato de facto grazie a sforzi fiscali di lungo periodo che virtualmente non hanno uguali nella zona euro fin dall'inizio della crisi economica e finanziaria soprattutto rispetto all'entità del surplus primario conseguito".

Nella sua lettera ai vertici dell'Unione europea, scritta con largo anticipo sui tempi, Padoan assicura che il governo italiano "intende proseguire lungo questo percorso, con un equilibrio adeguato tra il rafforzamento della ripresa in corso e della sostenibilità fiscale. Si tratta di un sentiero stretto viste le attuali condizioni macroeconomiche" ma un consolidamento fiscale più stringente "comprometterebbe la ripresa e metterebbe a rischio la coesione sociale. Con questa strategia in mente, vi informo che il governo intende procedere ad un aggiustamento del saldo strutturale pari allo 0,3 del pil nel 2018. Si tratta di uno sforzi sostanziale che consentirà di ridurre ulteriormente il deficit e di garantire un calo del rapporto debito-pil". La ripresa in corso, conclude Padoan, potrà beneficiare di tale equilibrio della posizione fiscale e di una strategia strutturale in gran parte in linea con il pacchetto pubblicato dalla Commissione nei giorni scorsi. Un aggiustamento dei conti pubblici, quello dello 0,3% preannunciato alla Commissione europea dal ministro, che vale in valori assoluti 5,1 miliardi di euro. Uno sconto di circa 9 miliardi risbetto allo 0,8% chiesto da Bruxelles.

La Commissione europea non ha voluto commentare il contenuto della lettera. La portavoce degli Affari comunitari ha ricordato che "il dialogo con l'Italia è stato costruttivo" per la definizione delle raccomandazioni e la valutazione degli impegni di bilancio e "certamente così sarà anche nei prossimi mesi". Dieci giorni fa la Commissione aveva indicato che avrebbe valutato l'entità della manovra di bilancio nel 2018 tenendo conto della situazione economica non riferendosi esplicitamente alla regola secondo cui dovrebbe ridurre il deficit strutturale di almeno lo 0,6% del pil.

Ma Bruxelles non aveva quantificato la dimensione dello "sconto".

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