Economia

Vivendi frena sugli utili (-2,2%). E cerca la pace con Mediaset

Ma il Biscione replica: "La maxi-causa andrà avanti"

Vivendi frena sugli utili (-2,2%). E cerca la pace con Mediaset

Vivendi lancia segnali di pace verso l'Italia nel corso della conferenza telefonica con gli analisti seguita alla pubblicazione del bilancio 2017, chiuso con l'utile in frenata. Il gruppo, azionista di riferimento di Telecom Italia (con il 23,9%) e socio di Mediaset (28,8%), ha registrato un utile netto di 1,22 miliardi (-2,2% rispetto al 2016) e un giro d'affari di 12,44 miliardi (in crescita del 15% ma leggermente inferiore al consensus di 12,5 miliardi raccolto da Reuters). I conti beneficiano dell'integrazione di Havas avvenuta a luglio. A perimetro costante il giro d'affari è migliorato del 4,9% rispetto al 2016.

A sostenere gli utili della società sono state Universal Music Group, l'avvio del processo di rilancio della pay tv e le partecipazioni detenute (ben 144 milioni sono stati i profitti confluiti a Parigi da Telecom Italia). Vivendi infine ha chiuso l'anno con un debito netto di 2,34 miliardi (nel 2016 invece poteva contare su una cassa di 1,23 miliardi): sulla posizione finanziaria netta del gruppo presieduto da Vincent Bolloré ha influito l'acquisizione di Havas. In crescita anche i ricavi del gruppo Bolloré: 18,3 miliardi (+82%).

Nel corso della presentazione dei dati Arnauld de Puyfontaine, ad di Vivendi e presidente di Tim, si è poi espresso sulle partecipazioni italiane. «Sono positivo sui colloqui in corso con il governo italiano sul golden power», ha sostenuto il manager in merito alla vertenza in corso con Roma sulla partecipazione nel gruppo di telecomunicazioni. «Credo che ci sia la possibilità per Telecom» e Vivendi «di ottenere i benefici da una partnership strategica di lungo termine» ha aggiunto il manager.

Quanto alla contesa con Mediaset, nata con la retromarcia sull'acquisizione della pay tv Premium nell'estate 2016 e proseguita con un fallito tentativo di scalata, de Puyfontaine ha dichiarato: «La mediazione è in corso, speriamo dia risultati. Il nostro obiettivo rimane lo stesso, ovvero produrre e distribuire contenuti europei con portata globale».

Il 27 febbraio sarà discussa presso il tribunale di Milano la richiesta di risarcimento promossa da Mediaset e Fininvest contro i francesi che potrebbero essere chiamati a sborsare fio a 3 miliardi di euro.

Insomma il contenzioso, precisa un portavoce di Mediaset, «va avanti».

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