Cronaca locale

Egiziano ucciso, arrestato connazionale Ancora un omicidio in Via Padova

Un 25enne egiziano è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio per aver accoltellato un suo connazionale 26enne. Il fatto di sangue è avvenuto l’8 settembre in via Espinoza. Incastrato grazie al telefonino

Egiziano ucciso, arrestato connazionale 
Ancora un omicidio in Via Padova

Milano - È stato bloccato in strada, con in tasca lo stesso telefonino usato per chiamare la vittima poco prima dell’aggressione. Mohamed El Sherbini, egiziano regolare e incensurato di 25 anni, è stato fermato dalla polizia per tentato omicidio il giorno dopo aver accoltellato un connazionale 26enne sotto il palazzo della stessa vittima, in via Luigi Bianchi d’Espinosa, in zona Niguarda.

Indagine L’uomo, un muratore domiciliato in provincia di Cremona, aveva infierito sul 26enne, trasportato in ospedale con undici ferite da coltello distribuite su tutto il corpo, dopo avergli dato appuntamento via telefono lo scorso mercoledì sera. Le ricerche degli investigatori della squadra mobile, scattate a partire proprio dal cellulare da cui era arrivata la chiamata, hanno permesso di individuare e fermare l’aggressore il giorno seguente alle 20. Il fermo è stato convalidato ieri sera. Non sono ancora chiari i motivi per cui tra i due era scoppiata la lite poi sfociata nell’accoltellamento. Gli inquirenti stanno ancora cercando di capire se il 25enne quella sera fosse in compagnia di qualcuno, che tuttavia non ha preso parte all’aggressione. La vittima, infatti, si trovava in casa a cena tra amici, quando l’aggressore ha chiamato uno dei presenti e si è fatto passare il 26enne. Sceso in strada per incontrare l’aggressore, il 26enne aveva iniziato a litigare con il connazionale. Gli amici erano usciti insospettiti per la lunga assenza, trovando l’egiziano a terra ferito e nessuna traccia dell’aggressore. 

Via Padova Un peruviano è stato ucciso durante una lite in casa sua, la scorsa notte, in una traversa di via Padova, a Milano, il quartiere periferico più volte al centro di fatti delittuosi. Il presunto aggressore, senza documenti ma probabilmente anch’egli peruviano, di 50 anni, è stato arrestato dalla polizia: l’uomo è stato trovato dagli agenti, chiamati dai coinquilini, mentre ancora si accaniva sul corpo ormai senza vita della vittima. Secondo una prima sommaria ispezione, sarebbero stati trovati i segni di una quarantina di fendenti, tra lesioni gravi e superficiali. L’omicidio è avvenuto intorno all’una e mezza in un appartamento al secondo piano di un palazzo in via Emo, abitato dal peruviano ucciso, Jovino Soto Sublueta, 51 anni, irregolare, da una coppia di connazionali regolari, e da una cugina che accudiva una bimba di pochi mesi, nipote della vittima. La lite che ha fatto scattare il raptus omicida è maturata dopo una cena alla quale l’omicida era stato invitato proprio dall’amico, e durante la quale aveva bevuto molto. Ad un certo punto, intorno all’una, è scattata l’aggressione, che ha svegliato gli altri coinquilini che sono usciti dalle stanze e hanno visto l’uomo afferrare un coltello da cucina e colpire ripetutamente il connazionale. L’assassinio è avvenuto, secondo le prime ipotesi, per motivi futili, in un palazzo non degradato, e non è assolutamente collegato a questioni di controllo del territorio. 

Ancora egiziani Una maxi-rissa tra egiziani a Milano si conclude con diversi contusi e sette arresti. Ieri sera, attorno alle 21.30 in via Atene (zona viale Padova), una ventina di egiziani hanno scatenato una rissa dopo aver bevuto copiosamente. Alla fine sono stati arrestati in sette, tutti clandestini e senza precedenti penali. In tre sono rimasti feriti con lievi contusioni alla tesa e prognosi guaribili in 15 e in 7 giorni. 

Aggressione Tre persone arrestate per aggressione e lesioni aggravate in piazzale Cadorna a Milano. La scorsa notte Ivan D. (ucraino, 27 anni), Edgar G. (moldavo) e Valeriu P. (ucraino, 29 anni), tutti con precedenti penali, hanno picchiato selvaggiamento un eritreo e un ucraino di 34 anni. Il secondo, ricoverato al pronto soccorso del Fatebenefratelli in codice verde è già stato dimesso, mentre il primo ha riportato un trauma cranico e diverse lesioni al volto e al capo. La prognosi è riservata ed è stato portato al pronto soccorso in codice rosso. Una donna, anche lei ucraina, racconta di aver visto lvan D. entrare in un bar della piazza e cominciare ad insultare i due uomini e poi ad aggredirli fisicamente. La lite si è quindi spostata fuori dall’esercizio commerciale, e qui all’aggressore si sono uniti altri due uomini che hanno massacrato a calci e pugni il cittadino eritreo e quello ucraino. Al loro arrivo le forze dell’ordine hanno trovato le due vittime stese sul piazzale.

Immediate sono partite le ricerche dei tre aggressori che sono stati ritrovati nelle vicinanze. 

Commenti