Roma

Per le elezioni a Marino un «direttorio» a cinque

Silvia Marchetti

Il caso Marino è chiuso e Forza Italia si prepara ad affrontare la campagna elettorale, candidatura a sindaco inclusa. Dopo le dimissioni a luglio del coordinatore azzurro Alessandro Buzzi e un’estate di turbolenze politiche, il commissario ed europarlamentare Alfredo Antoniozzi ha nominato un direttivo a cinque che oltre a «recuperare il contatto con i cittadini», dovrà sedere al tavolo della Cdl per decidere il candidato sindaco di Marino alle comunali del 2006.
La ritrovata unità di Forza Italia in una città chiave della Provincia archivia le polemiche interne sorte in questi mesi a Marino e proietta il partito verso le prossime elezioni. Nel direttivo siederanno tre consiglieri uscenti - Andrea Amore, Ettore Pompili, Fabio Silvani - e due rappresentanti delle circoscrizioni Santa Maria delle Mole e Frattocchie - Fabrizio De Santis e Giordano Kerry. Antoniozzi, ex coordinatore regionale di Forza Italia e oggi deputato a Strasburgo, a settembre era stato nominato commissario per supplire al vuoto creatosi con l’uscita di scena del coordinatore Buzzi, eletto due anni fa, che aveva abbandonato il partito per una serie di problemi interni. Ora, considerati anche gli impegni europei del commissario, spetterà ai cinque del direttivo l’obiettivo - spiega Antoniozzi - «di sensibilizzare e coinvolgere la realtà sociale, economica e lavorativa del territorio per uscire vincitori nella prossima campagna elettorale». Insomma, è arrivato il momento di serrare le fila e recuperare il contatto con i cittadini, che forse durante l’estate si era un po’ indebolito.
Per Antoniozzi è necessario che il gruppo di lavoro «si attivi per recepire le idee della cittadinanza di Marino, in nome di una buona rappresentanza. Occorre coinvolgere i cittadini nell’elaborazione del programma elettorale, che sarà il frutto del dialogo con gli altri alleati della Cdl». Ma al di là di un programma unitario, il direttorio azzurro dovrà affrontare il «dossier Comune», ossia sedersi a un tavolo di lavoro con Alleanza Nazionale e Udc per mettere a punto la nomina del candidato sindaco alle prossime comunali. Tema spinoso ma che Forza Italia ha intenzione di affrontare con serenità.
An ha già fatto il nome di Andrea Paolozzi, ma gli esponenti azzurri preferiscono prima discuterne collegialmente tutti insieme, consapevoli del fatto che si dovrà trovare una personalità che metta d’accordo tutta la Cdl di Marino. In ogni modo, prima viene la messa a punto del programma, che solo in un secondo momento sarà coronato con la nomina del prescelto. Scaletta che trova d’accordo anche Fabio Desideri, consigliere regionale di An, che dopo le primarie dell’Unione ha ribadito più volte la necessità di una «conferenza programmatica» che coinvolga Provincia, Comune e Regione. Nelle principali città della Provincia - lì dove si gioca la partita chiave nelle prossime elezioni - Forza Italia ha intenzione di replicare il «modello Marino».

Ovvero, di istituire un direttivo che assuma il ruolo di delegazione azzurra al tavolo della Cdl.

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