Politica

Emergency va in piazza: "Liberate i tre italiani" Strada: "Dietro questa storia un gioco sporco"

L'organizzazione in piazza San Giovanni a Roma per chiedere la liberazione dei tre cooperanti nelle mani dei servizi segreti afgani da una settimana. Il fondatore accusa: "Lasciateci fuori da questo gioco sporco e complesso, di cui noi non facciamo parte"

Emergency va in piazza: "Liberate i tre italiani" 
Strada: "Dietro questa storia un gioco sporco"

Roma - Dietro la vicenda in Afghanistan "credo ci sia un gioco sporco e complesso, del quale noi non facciamo parte". Lo ha detto il fondatore di Emergency, Gino Strada, a margine della manifestazione a Piazza San Giovanni a Roma: le persone scenderanno in piazza con uno straccio bianco. Strada ha chiesto che Emergency sia "lasciata fuori dai giochi sporchi della politica e della guerra, e che gli operatori siano liberi di fare il loro mestiere, e che i nostri colleghi e amici vengano rilasciati immediatamente".

La manifestazione Alcune migliaia di manifestanti sono già radunati in piazza San Giovanni per la manifestazione di solidarietà con i tre volontari di Emergency, arrestati dalla polizia afgana nell’ospedele di Lashkar Gah, Marco Garatti, Matteo Dall'Aira e Matteo Pagani. Secondo il programma dell’iniziativa diffuso dagli organizzatori, dal palco oltre dal presidente e fondatore di Emergency Strada dovrebbero prendere la parola tra gli altri alcuni artisti: Diego Cugia, Moni Ovadia, Lella Costa, Vauro Senesi. Previste anche alcune esibizioni musicali: Niccolò Fabi, Fiorella Mannoia, Daniele Silvestri. In piazza verranno anche illustrati dal palco i progetti che Emergency ha realizzato in Afghanistan. In piazza San Giovanni è appena giunto anche il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani.

Soluzione al caso Emergency in queste ore sta lavorando con gli afgani, ha spiegato Strada, "per arrivare ad una soluzione. Nella Valle del Panshir, dove ancora non c’è Internet, 11 mila persone si sono recate a piedi all’ospedale di Emergency per firmare l’appello a favore della liberazione dei nostri colleghi. E questo credo dica meglio di ogni altra cosa il rispetto che c’è in Afghanistan per la nostra organizzazione".

Strada ha quindi ammesso che il lavoro dei medici di Emergency in quelle terre è "scomodo per chi dice che sta facendo guerra al terrorismo, quando poi questo si traduce nel massacrare bambini di cinque anni".

Commenti