Roma

Emergenza sangue: i camici bianchi donano per i propri pazienti

Il 19 ottobre i 2600 dipendenti dell'ospedale Bambino Gesù si sfidano in una gara di solidarietà per raccogliere le sacche necessarie al fabbisogno dei piccoli ricoverati e non solo

Al Bambino Gesù giornata speciale con i superdonatori. L'ospedale pediatrico invita i propri dipendenti a una gara di solidarietà interna che si svolgerà il 19 ottobre. Dalle 7.30 alla 12.30 l'esercito di medici, infermieri e paramedici, formato da 2.600 persone, sarà invitato a donare il sangue a favore dei piccoli pazienti.
Oggi, invece, nel corso di una cerimonia presso l'Aula Magna dell'Università Pontificia Urbaniana, sono stati premiati i 1.400 donatori abituali: uomini e donne che sono arrivati a donare sangue o emocomponenti anche più di 80 volte nella propria vita.
Il fabbisogno di piastrine, globuli rossi, plasma e quindi di sangue aumenta in funzione dei progressi della scienza e dell'innalzamento degli standard qualitativi e quantitativi delle strutture ospedaliere. Nel 2009, un piccolo grande universo composto da 12.659 donatori ha permesso all'ospedale pediatrico di raccogliere 15.203 sacche di sangue. Di queste, 6.817 hanno coperto il fabbisogno interno mentre le restanti 8.386 sono state destinate a rispondere alle emergenze del Lazio. Attualmente più della metà della raccolta del Bambino Gesù è frutto dell'impegno profuso all'esterno delle strutture ospedaliere. Grazie a tre équipe attrezzate per operare in 90 punti di raccolta, organizzati presso parrocchie, Comuni e associazioni, lo scorso anno è stato prelevato quasi il 55 per cento delle unità donate.
Ma è necessario andare oltre. Raccogliere sangue ed emoderivati per un ospedale come il Bambino Gesù è particolarmente importante, perché per le terapie pediatriche è necessario utilizzare sangue «fresco», cioè prelevato e mantenuto in emoteca solo pochi giorni per evitare che produca potassio, sostanza che può causare un arresto cardiaco in un bambino, soprattutto se molto piccolo.
Di qui l'impegno costante dello staff del Servizio Immunotrasfusionale della struttura per far fronte a un fabbisogno che cresce in proporzione alla capacità e alla qualità assistenziale dell'ospedale. Basti pensare al numero dei trapianti effettuati: 33 dall'inizio dell'anno (13 di fegato, 10 di rene, 9 di cuore, 1 di intestino).
L'identikit del donatore dell'ospedale è uomo di età compresa tra i 36 e i 45 anni che lavora in Società pubbliche. Non a caso sono l'Ama e l'Ipa. del Comune di Roma a contendersi il podio di dipendenti donatori di sangue, mentre tra le forze dell'ordine il primato spetta alla guardia di finanza. Passando sotto la lente i donatori iscritti all'Associazione dell'ospedale nel 2009 se ne contano 12.659, di cui 9.279 uomini e 3.380 donne.

Poche le donne, ancora pochissimi i giovani.

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