Cultura e Spettacoli

Emma Watson: "Voglio una vita da ragazza qualsiasi"

L’attrice che interpreta il ruolo di Ermione fu scritturata per caso quando aveva 10 anni e non aveva mai recitato. Ora cerca di vivere in modo normale: "A Londra vado in metrò e chi mi vede dubita che sia io"

Emma Watson: "Voglio una vita da ragazza qualsiasi"

Los Angeles - Emma Watson, la Ermione Granger di Harry Potter (il sesto episodio, Il principe mezzosangue esce in tutto il mondo domani), è stata scaraventata dall’anonimato alla luce dei riflettori planetari quando aveva solo dieci anni, ed è praticamente cresciuta davanti agli occhi di milioni di spettatori. Ma contrariamente a tante star bambine (basti pensare a Lindsay Lohan, Michael Jackson o a River Phoenix), Emma sembra aver mantenuto la testa sulle spalle, così come i colleghi Daniel Radcliffe e Rupert Grint.

Le riprese dell’ultimo «Harry Potter» stanno per finire. E poi?
«Andrò alla Columbia University di New York. Anche se temo le troppe distrazioni... Per me l’educazione è molto importante. Ho continuato ad andare a scuola in questi anni, e ciò mi ha permesso di avere una vita normale, in contatto con la realtà e coi miei amici. Altrimenti credo sarei diventata pazza, non è sano avere amici solo nel mondo del cinema. Vado molto d’accordo con gli altri attori del film e ci siamo sempre sostenuti a vicenda. Ma ora voglio avere un’esperienza da adolescente qualsiasi, e quindi vivrò sul campus come tutti e avrò una compagna di stanza. Spero solo non sia una fan di Harry Potter».

E il cinema?
«Confesso che non ho mai avuto una passione bruciante per la recitazione. La verità è che il direttore di casting di Harry Potter è venuto nella mia scuola quando avevo nove anni, mi ha scelta, e il resto è storia. Non avevo mai studiato teatro né sognato di diventare attrice. Il fatto che mi sia successa questa cosa non significa che recitare debba essere per forza il mio destino. Vengo da una famiglia di accademici, a casa mia non si guardavano film, non sapevo chi fossero Maggie Smith o Gary Oldman. Ho imparato strada facendo, il mio lavoro mi piace, ma ci sono altre cose che mi piacciono. Staremo a vedere cosa succede dopo l’università».

Quali sono i suoi altri interessi?
«Adoro dipingere, e mi vedrei a fare la pittrice, magari a Parigi, una città che adoro. O la truccatrice, dietro la macchina da presa».

Può praticamente smettere di lavorare se vuole, è una delle teenager più ricche d’Inghilterra.
«Sì, sono molto fortunata, ma per ora vivo ancora in famiglia e non ho bisogno di molti soldi. Ho gli stessi amici di sempre e visto che loro non sono ricchi faccio le cose che fanno loro, andiamo assieme negli stessi posti di prima. A casa porto fuori i rifiuti e do da mangiare ai gatti, per i miei sono la Emma di sempre. Mio fratello sogna che mi compri una Lamborghini, ma può continuare a sognare. Le mie spese più folli sono state un computer e una Toyota Prius».

Come fa ad avere la testa così sulle spalle? Brava e secchiona come Ermione, verrebbe da dire...
«I miei genitori sono avvocati e mi hanno spiegato l’importanza degli aspetti finanziari e legali del business. E pure la major è stata molto protettiva con me e gli altri attori della serie. Ho anche seguito un corso di gestione finanziaria, per imparare ad amministrare i soldi di cui dispongo da quando ho compiuto 18 anni. Sarebbe stato stupido non farlo».

Riesce a vivere normalmente a Londra?
«Sì, prendo spesso la metropolitana e c’è sempre qualcuno che mi riconosce e sussurra al vicino “Quella non è l’attrice di Harry Potter?”. Ma di solito la risposta è “Impossibile, quella non prende certo i mezzi pubblici”. Ma se mi chiedono se sono io dico la verità. Solo una volta a New York volevo stare tranquilla e ho detto a una signora che non ero io, che assomiglio soltanto a Emma Watson, ma quella mi ha dato della bugiarda e mi ha insultato dicendomi che l’avevo delusa, e mi sono veramente sentita male».

Si era mai immaginata una vità così?
«No, è strano, quasi ogni giorno mi domando come sia successo. Qualche mese fa ho fatto un film d'animazione, Le avventure del topino Desperaux, con Dustin Hoffman, Sigourney Weaver e Matthew Broderick. A volte mi chiedevo se stavo sognando.

Quali sono gli aspetti più spiacevoli della fama?
«Essere criticata se esci di casa mal vestita o spettinata. Sembra una cosa da poco, ma è uno stress continuo. E non poter uscire con un amico senza che i giornali scrivano che ho un nuovo fidanzato. Vi assicuro che non ho una vita sentimentale così attiva».

E quelli piacevoli?
«Avere stilisti che ti mandano i loro vestiti.

Adoro la moda».

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