Roma

Emozioni vecchie e nuove con i funamboli del circo

RBBB, che sta per Ringling Bros. And Barnum & Bailey, è un acronimo poco evocativo per l’Italia anche se profuma di storia e contratti firmati all’ombra del Colosseo. Più che un nome, è uno storico marchio di fabbrica per gli Usa, scintillante e lungo come la carovana di quattordici Tir che trasporta le ottanta persone dello staff del Circo Americano. Mitico entourage che con «Circus Party & Show» spettacolo interattivo della durata di due ore, applaudito da un milione e duecentomila spettatori dalla Florida a Puerto Rico, il 14 ottobre per la prima volta in 139 anni debutta in Italia (a Roma al Palalottomatica) con la regia di David McKelly. Le novità di quest’esordio che punta sulla tecnologia, ma strizza l’occhio alla polverosa pista calcata da Buffalo Bill - nel 1881 il fondatore del Greatest Show on Earth, Phineas Taylor Barnum, si mise in società con James Bailey dando vita al Barnum & Bailey Circus, poi acquisito dai Ringling - sono tante. Prima tra tutte la location. Al posto della classica tenda, il Circo Americano effettua lo spettacolo tra pareti di cemento. E per dare valore aggiunto alla rappresentazione introduce il fattore interattività. Grazie al pre-show, tutti coloro che hanno sempre sognato di dondolare da un trapezio o di camminare in equilibrio su un filo avranno l’opportunità di cimentarsi. Trenta minuti prima dell’apertura del sipario, le famiglie in possesso del biglietto scenderanno in pista per incontrare artisti come Justin Case, il ciclista temerario; potranno imparare giochi di prestigio, indossare i costumi di scena, vedere da vicino l’anello d’acciaio su cui sfrecceranno i motociclisti a 105 km/h e carpire i segreti del magico universo circense. Un’arte le cui origini si perdono nella notte dei tempi e che ha avuto la sua culla in Europa. Nel Nuovo Mondo, infatti, il circo mise radici solo nel 1793. Ed è questo uno dei motivi per cui nel Circus Party & Show non figurano artisti americani, ma professionisti di altre nazionalità reclutati in giro per i continenti: 24 talents impegnati in un faraonico tour europeo che punta a divertire i bimbi con cannoni spara-confetti, e ad abbagliare la fantasia degli adulti con settanta spot light mobili che creano la scenografia. Uno show incalzante, senza pause, che mescola con ritmo passato e futuro, elementi tradizionali come i domatori di leoni a numeri più moderni al solo scopo di emozionare il pubblico. Con buona pace degli animalisti, che hanno minacciato di boicottare le performance in cui figurano anche tre elefanti asiatici e nove piccoli bassotti. Il Ringling Bros. And Barnum & Bailey respinge le accuse di maltrattamento sugli animal.

Repliche fino al 18 ottobre.

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