Cronache

Erdogan junior nella bufera Ma vive tranquillo a Bologna

Il figlio del Sultano accusato di traffici con l'Isis è in Italia per un dottorato. E si fa scortare dalla nostra polizia

Erdogan junior nella bufera  Ma vive tranquillo a Bologna

Bologna - La voce di Bilal Erdogan al telefono è sorpresa. «Sono tutte falsità, non c'è nessuna prova. Tutto completamente falso». La Russia lo accusa di essere lo smerciatore turco del petrolio dell'Isis. Il suo nome ora è su tutti i giornali del mondo, non vuole rispondere? «Non sono interessato a dire niente. Arrivederci». Nessuna breccia con il giovane Erdogan. Lo chiamiamo nella sua città di adozione, Bologna. Sì perché il terzo figlio trentacinquenne del presidente turco sta studiando sotto le torri da un paio di mesi.La pedina di collegamento tra l'oro nero del Califfato e gli Stati «acquirenti», secondo la ricostruzione di una Russia precisa, spietata, e ferita dopo l'abbattimento del caccia da parte degli F-16 turchi, è dottorando alla prestigiosa John Hopkins University, sede bolognese dell'università di studi internazionali di via Belmeloro e aperta a duecento selezionati ragazzi e ragazze di trentotto nazioni. Bilal si prepara a concludere il dottorato in Relazioni internazionali avviato a Washington. Un curriculum d'elite: studi al Campus di Washington, master in Public Policy ad Harvard. A Bologna era già stato nel 2009, assistente con il professor Erik Jones. Rimarrà in Italia sicuramente per un anno come minimo, e ha preso in affitto un appartamento con la moglie e i due figli in una zona centrale della città. I bambini sono stati iscritti regolarmente in una scuola bolognese. Da quando è arrivato, lo Stato italiano gli ha accordato una scorta. Il giovane Erdogan è seguito da una sorveglianza fissa. La scorsa settimana è stato avvistato all'ufficio immigrazione.I giornali di opposizione turchi hanno detto di tutto in queste settimane sul soggiorno di Necmeddin Bilal Erdogan in Italia: «è una fuga» dalla tangentopoli turca, lo scandalo che dal 2013 ha portato alle dimissioni quattro ministri e ha coinvolto lo stesso figlio del presidente, poi uscito dall'inchiesta a settembre, ma non senza strascichi sulle presunte interferenze governative sui giudici. «Ho preso una pausa nel 2012 a causa di problemi di salute diceva alcune settimane fa Bilal,- Sono ritornato in Italia nel semestre autunnale di quest'anno per completare la mia formazione. Concluderò la mia tesi in un anno e mezzo o due e tornerò in Turchia».Ma Bilal Erdogan è solo uno studente? Secondo il governo russo sarebbe la sua compagnia di trasporti marittimi, la Bmz, a rivendere il petrolio dell'Isis, acquistato a 15-20 dollari al barile e girato a quasi il triplo. Lui ci ricontatta brevemente, solo per ribadirci che sono «incredibili» queste ricostruzioni. Secondo Mosca, proprio le navi turche avrebbero un ruolo cruciale nell'esportazione del greggio insanguinato dei tagliagole dello Stato Islamico ai Paesi compratori.E un imprenditore oppositore di Erdogan ha appena depositato un esposto presso l'avvocato Massimiliano Annetta del foro di Firenze in cui si chiede di indagare su eventuali somme di denaro portate in Italia da Erdogan jr per riciclaggio. Secondo l'account twitter antigovernativo Fuat Avnì, Bilal sarebbe volato in Italia a fine settembre «con una grossa somma di denaro». «Solo i codardi scappano ribattevava lui all'epoca - Vivrò nel mio Paese fino al mio ultimo respiro». Il padre, Recep Tayyip Erdogan, replica duramente alle accuse. Bilal si allinea e continua la sua vita bolognese: casa, studio, qualche pratica per la regolarizzazione in Italia.

E una super scorta, con agenti turchi ma anche polizia italiana.

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