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ESCLUSIVO Liberalizzazioni, il sindacalista dei tassisti: "Il governo ha paura di noi"

Terminato il tavolo di ieri con l'esecutivo, un sindacalista avverte i colleghi di Milano: "Il governo ha paura" (ascolta la telefonata). Cresce la tensione. L'ANGOLO DEI TASSISTI Raccontaci la tua protesta alla mail segnala@ilgiornale.it. Mail dei lettori: 1 - 2

ESCLUSIVO Liberalizzazioni, il sindacalista dei tassisti: "Il governo ha paura di noi"

Si stanno muovendo, da tutta Italia. Anche da Milano, dove ieri sera il tam tam dell'incontro tra le sigle sindacali e il governo correva tra i tassisti che, infreddoliti e avvolti in sciarpe e cappelli di lana, continuano la protesta contro le liberalizzazioni del premier Mario Monti. Una telefonata interrompe la quiete tra i taxi parcheggiati in piazza Duomo (ascolta la telefonata). E' uno dei sindacalisti che, fino a pochi minuti prima, era seduto al tavolo con il governo. Lo dice chiaramente: "Qui hanno paura di noi". "Chi ha paura?", gli chiedono i colleghi. "Il governo. E chi, sennò?".

Prosegue la mobilitazione dei tassisti in attesa del nuovo incontro previsto per oggi a palazzo Chigi. "Se ieri sera il Governo ci ha solo ascoltato allora scateniamo la guerra - ha spiegato Loreno Bittarelli, presidente di Unitaxi, ospite ad Agorà - se è stata solo un’audizione, allora faremo sentire le nostre ragioni. Se vogliono il braccio di ferro davvero succede l’inferno. Oggi incontreremo nuovamente il Governo e formuleremo le nostre proposte e non è possibile che il Governo non ci ascolti". La protesta, nel frattempo, confluisce nella Capitale. Da Milano e da Napoli le auto bianche si spostano a Roma per portare il proprio sostegno: posteggi deserti e pochissime auto pubbliche per strada, con conseguenti disagi per cittadini e turisti.

I tassisti, che ieri si sono dati appuntamento davanti a palazzo Chigi per una protesta che ha visto anche momenti di tensione, hanno proseguito la mobilitazione al Circo Massimo. La mobilitazione va avanti anche per tutta la mattinata in attesa del nuovo tavolo con il governo a cui i tassisti porteranno una proposta. "L’esecutivo - aveva detto ieri il rappresentante della Cisl, Marino Masucci, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi - ha presentato una proposta per modificare la bozza del decreto sulle liberalizzazioni e attende ora le osservazioni dei rappresentanti dei tassisti, che saranno convocati nuovamente questo pomeriggio". Il governo ha proposto di modificare la bozza del decreto con alcune "modifiche sostanziali" che andrebbero incontro alle richieste della categoria. "In particolare, la competenza dovrebbe passare dall’Authority ai sindaci sia sul numero delle licenze sia sulle questioni di territorialità - ha aggiunto il rappresentante della Cisl - la categoria deve ora studiare la proposta avanzata dall’esecutivo e presentare una controproposta".

La tensione resta comunque alta. "Ci sono delle liberalizzazioni che è giusto si facciano, per esempio, quelle sui servizi finanziari, sull’energia, sulle banche - ha aggiunto Bittarelli - che porterebbero davvero dei benefici ai cittadini, ma queste saranno fatte con il piumino. Fare di tutta un’erba un fascio è una cazzata". Il tono, insomma, è perentorio. A Fiumicino, già dalle prime ore della mattina, si registrano stalli di prelevamento dei clienti, in particolare nei settori dei terminal 1 e 3 erano vuoti, mentre si formavano file consistenti di passeggeri, che hanno atteso anche un’ora, prima di riuscire a comprendere che le auto bianche non sarebbero mai arrivate. "C’è un’assemblea dei tassisti anche oggi? - sospira un viaggiatore appena giunto con il volo Alitalia da Torino - non lo sapevo, pazienza, vorrà dire che ripiegherò sul treno". Tanti i passeggeri che, vista l’assenza di auto bianche, hanno deciso di raggiungere Roma servendosi dei bus del Cotral e del treno "Leonardo Express", che effettua il collegamento diretto tra lo scalo romano e la stazione Termini.

Intanto il presidente del Consiglio, Mario Monti, in un'intervista all'Osservatore romano torna a ribadire la propria posizione sulle liberalizzazioni: "Ciò che va sotto il nome di liberalizzazioni è in realtà un insieme di misure per introdurre nell’economia e nella società italiana, con una più sana concorrenza, maggiori spazi per il merito, soprattutto a beneficio dei giovani, degli esclusi".

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