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Esplosione a Paderno Dugnano Due ustionati in pericolo di vita

Esplosione in un sito di stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali di Paderno Dugnano, sulla Milano-Meda: sei ustionati molto gravi. Due operai, ricoverati all'ospedale Niguarda, sono in pericolo di vita

Esplosione a Paderno Dugnano 
Due ustionati in pericolo di vita

Milano - All’ospedale Niguarda sono ricoverati in gravi condizioni tre dei sette operai rimasti ustionati nell’esplosione di Paderno Dugnano. Sono tutti in gravi condizioni. Il primo operaio, spiega l’ospedale, ha riportato ustioni di terzo grado sul 95% della superficie corporea. Le sue condizioni sono critiche ed è in pericolo di vita: la prognosi è riservata. Il secondo ferito ha riportato ustioni di secondo-terzo grado sul 35% della superficie corporea, attualmente è in via di stabilizzazione e in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. Un terzo operaio, infine, ha ustioni sul 75% circa della superficie corporea. Anche le sue condizioni sono critiche e ha una prognosi riservata. I medici lo considerano in pericolo di vita.

L'incidente Esplosione in un sito di stoccaggio di rifiuti tossici speciali di Paderno Dugnano. Si è verificata poco prima delle 15 nell’hinterland Nord di Milano, in un sito di stoccaggio di rifiuti sulla Milano-Meda. L’incendio si è sviluppato nell’area della Eureco Holding in via Mazzini, al confine con la provincia di Monza. I feriti sono sette, di cui sei in gravi condizioni: hanno un età compresa tra i 30 e i 55 anni, sia italiani che stranieri Oltre a diverse ambulanze sono intervenuti sul posto 13 mezzi dei vigili del fuoco e gli specialisti del Nucleo chimico-batteriologico (Nbcr).

La ricostruzione Secondo le ricostruzioni l’esplosione è nata in seguito a un incendio all’interno di un container usato dagli operai per ammassare gli scarti di lavorazione. Le fiamme, verosimilmente, hanno raggiunto una zona vicina in cui erano presenti alcune bombole ad alto rischio di esplosione. Secondo i carabinieri, è scoppiata una sola bombola contenente gpl, ma non si esclude il coinvolgimento di altre bombole di gas acetilene.

Paura per le esalazioni Durante le operazioni di spegnimento, la strada statale Milano-Meda è rimasta chiusa dalle 15 alle 17.30, mentre le autorità locali hanno comunicato a tutti i cittadini di non aprire le finestre e non uscire di casa. I vigili del fuoco hanno effettuato una campionatura dell’area per analizzarne il grado di tossicità, anche se l’Arpa non ha ordinato l’evacuazione dagli stabili, anche perché nelle immediate vicinanze della ditta la zona è poco abitata.

I feriti Sono sette i pazienti trattati dal 118 di Milano in seguito all’esplosione nella ditta chimica. Sei i codici rossi.

Cinque sono stati intubati sul posto e trasferiti negli ospedali rispettivamente di Niguarda, San Carlo, San Paolo Fatebenefratelli e san Raffaele, uno al san Gerardo di Monza.

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