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Assad alza la voce: "Se ci sarà un nuovo raid israeliano risponderemo"

Due blitz in poche ore dall'aviazione israeliana. Damasco: "Dichiarazione di guerra". Polemica sulle armi chimiche

Assad alza la voce: "Se ci sarà un nuovo raid israeliano risponderemo"

Bashar al Assad alza la voce: se Israele dovesse attaccare di nuovo la Siria quest’azione sarà considerata un’azione di guerra e la Siria risponderà immediatamente. Lo scrive il quotidiano ar Rai del Kuwait, che riporta fonti vicine al presidente siriano. "Assad ha fatto sapere agli americani, tramite i russi, che in caso di un altro attacco israeliano considererà quest’azione una dichiarazione di guerra", si legge sul giornale. "È stato dato ordine di schierare batterie di moderni missili terra-terra e terra-aria russi, pronti ad aprire il fuoco senza consultare nuovamente la presidenza".

Israele: non vogliamo interferire

Le autorità israeliane avrebbero fatto pervenire ad Assad, "attraverso canali diplomatici", un messaggio segreto, garantendogli di "non voler essere coinvolte nella guerra civile in Siria". Lo scrive il quotidiano Yedioth Ahronoth senza indicare le proprie fonti. Dagli ambienti governativi non è giunta alcuna conferma, ma neanche una smentita. Intanto, mentre il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, esprime la propria "preoccupazione" per la situazione, gli Stati Uniti fanno sapere che non erano stati avvertiti in anticipo dell'attacco. La Russia si dice "seriamente preoccupata dai segnali di preparazione dell’opinione pubblica mondiale per un possibile intervento armato nel lungo conflitto interno siriano": lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli esteri russi Aleksandr Lukashevich. La Russia invita a "non politicizzare" la questione "estremamente seria" delle armi chimiche.

Dal Ponte: ribelli hanno usato gas sarin

I ribelli siriani hanno fatto uso di gas sarin nel conflitto in corso nel Paese. L'ha affermato l’ex procuratore del Tribunale penale internazionale e membro della Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite sulle violazioni di diritti umani in Siria, Carla Del Ponte. "Secondo le testimonianze che abbiamo ricevuto, i ribelli hanno utilizzato armi chimiche, facendo uso di gas sarin", ha detto Del Ponte, in un’intervista alla radio svizzera italiana nella notte tra domenica e lunedì.

La replica dei ribelli: provocazione

Le dichiarazioni della Del Ponte "rappresentano una provocazione contro il popolo siriano", replica il capo dell’Esercito siriano libero, colonnello Salim Iddriss. "Non capiamo le dichiarazioni della del Ponte". E aggiunge che "ci sono prove invece dell’uso di armi chimiche da parte del regime di Bashar al Assad contro i civili in Siria.

Non capiamo perché (la del Ponte, ndr) abbia fatto una dichiarazione simile in un momento così delicato per la guerra in Siria".

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