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Brasile, condannati i naufraghi che trasportavano cocaina

I due fidanzati romagnoli avevano sul loro yacht 307 chili di droga per un valore di 20 milioni di euro

Un naufragio. Peccato che a bordo della yacht ci fossero anche 307 chili di cocaina. Tanti. Tantissimi. Un'enormità. Questo carico è costato caro ai due fidanzati romagnoli che avevano vissuto la brutta avventura all'alba del 24 dicembre 2011, sulle coste di Aracajù, nello stato di Sergipe. Un tribunale federale brasiliano li ha condannati per traffico internazionale di stupefacenti: Davide Migani è stato punito con 20 anni di carcere, Giorgia Pierguidi con 13 anni. L'accusa aveva chiesto rispettivamente 33 e 19 anni ma nel corso del dibattimento è caduto il secondo reato contestato, l'associazione per delinquere. In primo grado la coppia era stata assolta fra le polemiche perchè i giudici avevano creduto alla loro innocenza e al loro racconto: si sarebbe trattato di un naufragio pilotato proprio per avvertire la polizia e consegnare loro la droga, messa sull'imbarcazione a loro insaputa da una terza persona. Una spiegazione che non ha convinto per nulla i giudici di secondo grado. E così il verdetto è stato ribaltato. Ora le autorità brasiliane potrebbero chiedere l'estradizione dei due che dopo la scarcerazione sono tornati in Romagna.

La cocaina aveva un valore di 20 milioni di euro.

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