L'India vuole interrogare i colleghi di Latorre e Girone. L'Italia dice no, nuovi rinvii
14 Agosto 2013 - 07:31New Delhi - Rischia di complicarsi ulteriormente la vicenda giudiziaria di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due fuc ilieri di Marina trattenuti in India da diciotto mesi perché accusati dell'omicidio di due pescatori indiani mentre erano in servizio antipirateria a bordo della petroliera italiana «Enrica Lexie». Le indagini riguardanti l'incidente in cui sono coinvolti i marò «sono in una fase delicata perchè c'è un problema di testimoni che erano a bordo della nave e che non sono disponibili per un interrogatorio qui in India», ha dichiarato a New Delhi il portavoce del ministero degli Esteri indiano, Syed Akbaruddin.
Il riferimento è a quattro fucilieri di Marina (Renato Voglino, Massimo Andronico, Antonio Fontana e Alessandro Conte) che insieme a Latorre e Girone formavano il team di sicurezza della Enrica Lexie. La agenzia antiterrorismo indiana Nia ha chiesto la loro presenza a New Delhi, ma il governo italiano ha considerato la richiesta non accettabile controproponendo tre ipotesi: un loro interrogatorio in Italia, una videoconferenza o una protocollo di domande e risposte scritte.
L'inviato italiano Staffan De Mistura, giunto ieri in India, vedrà oggi il ministro degli Esteri Salman Khurshid.
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