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Cassazione: le carceri brasiliane sono peggio di quelle italiane

Per questo la Suprema corte ha stabilito di non estradare nel paese sudamericano un cittadino olandese condannato per traffico di droga

Cassazione: le carceri brasiliane sono peggio di quelle italiane

Le carceri brasiliane sono peggio, molto peggio di quelle italiane. Sono sovraffollate come le nostre, d'accordo. Ma poi sono teatro di violenze indicibili. Dunque, meglio tenere qua un detenuto che dovrebbe essere estradato verso Brasilia. No, la Cassazione ha deciso che Roland Van Coolwijk non verrà consegnato alle autorità sudamericane ma sconterà in Italia la pena a vent'anni per traffico di droga. Van Coolvijk è un cittadino olandese ma è ricercato in Brasile. Solo che è detenuto qui in Italia e dunque la Cassazione ha studiato la pratica e ha tratto conclusioni allarmanti: "La situazione delle carceri brasiliane è da tempo endemicamente caratterizzata dalla pratica della violenza e della sopraffazione nei confronti dei detenuti", soprattutto in alcuni distretti fra cui quello in cui sarebbe stato estradato l'olandese. Di più: la Suprema corte ricorda che la violenza ha matrici diverse: bande di detenuti organizzate dentro le carceri e, poichè al peggio non c'è limite, bande di agenti senza scrupoli. Il tuto "in una condizione strutturale di fatiscenza e di inadeguatezza degli edifici carcerari".

Per questo, il trafficante olandese sconterà sì la pena, ma in Italia.

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