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La Corea del Nord ora minaccia Tokyo e Osaka

Pyongyang dispone i missili in modalità di lancio e avverte il Giappone: "Non può evitare di essere bersaglio di attacchi di rappresaglia". Seul e Washington alzano il livello di allerta

La Corea del Nord ora minaccia Tokyo e Osaka

Proseguono le provocazioni di Pyongyang, che torna a minacciare - per ora solo verbalmente - le basi militari americane in territorio nipponico e il Sol Levante per lo schieramento di batterie anti-missile: "Il Giappone - scrive il quotidiano Rodong Sinmun - si trova vicino alla Corea del Nord e quindi non può evitare di essere bersaglio di attacchi di rappresaglia". E vengono menzionate esplicitamente le città di Tokyo, Osaka, Yokohama, Nagoya e Kyoto. Quanto è credibile questa nuova minaccia? E' diffile dirlo. Di sicuro la tensione è altissima. Il lancio di un missile può avvenire "in qualunque momento", ha detto il ministro degli Esteri della Corea del Sud, Yun Byung-Se, di fronte al parlamento. Ed ha messo in guardia Pyongyang sulle nuove sanzioni dell'Onu che scatteranno immediatamente in caso di un simile atto.

Ignorando l’avvertimento di Seul e quello della Cina, la scorsa settimana la Corea del Nord ha mostrato i muscoli, dispiegando sulla sua costa orientale due missili Musudan, potenzialmente in grado di coprire 4mila chilometri, e quindi di poter raggiungere la Corea del Sud, il Giappone o l’isola americana di Guam. E si registrano movimenti di veicoli da trasporto speciale lungo la costa est del Paese: a bordo altri missili, gli Scud e i Rodong. lntanto il comando congiunto delle forze sudcoreane e statunitensi nella penisola coreana ha elevato di un livello il proprio sistema di allerta.

Seul chiede mediazione di Russia e Cina

Il ministro sudcoreano degli Esteri, Yun Byung-se, fa sapere di aver chiesto la mediazione di Russia e Cina per tentare di convincere la Corea del Nord a mettere fine alle sue provocazioni militari. "Attraverso una stretta collaborazione con Russia e Cina, il governo sudcoreano continua a fare sforzi per persuadere la Corea del Nord a cambiare atteggiamento".

Dalai Lama: i missili non risolvono i conflitti

"Sono molto preoccupato e triste per le nuove tensioni tra le due Coree, i conflitti non si risolvono con i missili", ha detto a Bolzano il Dalai Lama. "I problemi tra i popoli nascono nei cuori e perciò vanno risolti con il perdono e con l’amore".

Il Dalai Lama ha sottolineato che "la violenza non risolve mai i problemi, è obsoleta e non è moderna".

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