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Crisi, Grecia approva nuove misure: nei supermercati i prodotti scaduti

Da oggi sarà possibile esporre prodotti non deperibili anche dopo la scadenza. Critiche dalle associazioni consumatori

Crisi, Grecia approva nuove misure: nei supermercati i prodotti scaduti

Ci vorrà almeno un decennio prima che il tasso di disoccupazione della Grecia torni a scendere sotto il 20%. Dieci anni - secondo il sindacato privato Gsee - che serviranno a spingere al ribasso un dato che lo scorso maggio ha raggiunto un drammatico 27,6%, che esemplifica bene le condizioni in cui la crisi economica ha lasciato il Paese. Il doppio del tempo, vent'anni, serviranno perché ad Atene si riaffaccino livelli pre-crisi.

Uno stato in cui il potere d'acquisto dei cittadini è stato dimezzato dall'inizio della crisi, in cui gli stipendi hanno subito negli ultimi tre anni una contrazione complessiva del valore di 41 miliardi di euro, ha approvato una nuova serie di misure volte a combattere le gravi condizioni economiche. Il provvedimento appena entrato in vigore permetterà ai supermercati di vendere anche i cibi scaduti per un periodo di tempo limitato, permettendo ai cittadini di comprare a costi più contenuti.

La vendita di cibi scaduti per molti versi non è una novità. A essere interessati dal provvedimento saranno infatti soltanto quei prodotti (pasta, riso) consumabili anche dopo la data di scadenza senza rischi. Diversamente non si potranno vendere latte, carne e prodotti che comunque deperiscono in fretta. Una distinzione che è in linea con le politiche comunitarie.

Della misura anti-crisi appena entrata in vigore si parlava da tempo. Non era ancora entrata in vigore per le critiche sollevate su più fronti. Alle associazioni dei consumatori, che hanno parlato di una misura che offende il popolo greco e "trasformerà il paese in un enorme immondezzaio, dividendo i consumatori in due categorie, quelli di serie A e quelli di serie B", rispondono criteri stringenti per la vendita. I prodotti scaduti dovranno essere disposti su scaffali a parte ben segnalati, pena multe fino ai cinquemila euro.

Nonostante le proposte, la misura anti-crisi potrebbe servire ad alleggerire le difficoltà per i cittadini greci. Un'inchiesta dell'Ispettorato del lavoro (Ika) ha mostrato che oltre 700mila dipendenti del settore privato (su meno di due milioni) hanno lavorato per mesi a salario ridotto, nel timore di perdere il posto in un Paese dove il tasso di disoccupazione è sempre più vicino al 30%.

Un milione di persone ha lavorato a lungo senza compenso.

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