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Kiev, i manifestanti lasciano il municipio

L’evacuazione era una delle condizioni per l’applicazione della legge sull’amnistia nei confronti dei 234 manifestanti

Kiev, i manifestanti lasciano il municipio

Dopo due mesi di occupazione, i manifestanti ucraini hanno lasciato il municipio di Kiev. L’evacuazione era una delle condizioni per l’applicazione della legge sull’amnistia nei confronti dei 234 manifestanti che sono stati rilasciati, ma che sono ancora perseguiti per reati che comportano pene fino a 15 anni di prigione. L’ambasciatore svizzero che detiene la presidenza di turno dell’Osce è stato il primo ad entrare nell’edificio evacuato: "Sono stato invitato da entrambe le parti in conflitto a partecipare al processo di trasferimento alle autorità cittadine", ha detto l’ambasciatore Christian Schoenenberger. Il municipio, preso il primo dicembre e trasformato in "quartier generale della rivoluzione", è un luogo molto simbolico della controversia, come la centrale piazza Maidan.

Situato sul viale Kreshchatik, l’edificio - occupato da circa 700 manifestati- era stato attrezzato con una mensa ed un ospedale improvvisato.

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