Mondo

La Francia verso il no al velo islamico in università

Allo studio del governo un divieto per gli atenei a difesa del "servizio pubblico laico ed indipendente". Nel 2010 lo stop di Sarkozy al burka

La Francia verso il no al velo islamico in università

Nuova battaglia a favore della laicità in Francia. E dopo il burqa, messo al bando nell'era dell'ex presidente Nicolas Sarkozy, stavolta tocca al governo di centrosinistra, su spinta del presidente "rosso" François Hollande, aprire un braccio di ferro contro un altro simbolo caro ai fedeli musulmani. Il velo islamico potrebbe essere presto vietato nelle università del Paese, secondo quanto raccomandato dall'Osservatorio della Laicità in un rapporto di cui il quotidiano Le Monde ha rivelato il contenuto. In Francia, una legge del 2004 già vieta di ostentare «segni religiosi» nelle scuole pubbliche, medie e licei, mentre i segni «discreti» di appartenenza religiosa sono tollerati.

Secondo il giornale, l'istanza di governo che fa capo agli uffici del primo ministro consiglia nel suo rapporto, realizzato per L'Alto consiglio all'integrazione (HCI), di vietare «nelle sale dei corsi e nei luoghi dedicati all'insegnamento pubblico superiore e alla ricerca, tutti i segni e gli indumenti che manifestano in modo ostentato un'appartenenza religiosa». In questo modo l'Hci potrebbe vietare alle studentesse di confessione musulmana di portare il velo islamico a lezione.
Un eventuale divieto negli atenei, precisa Le Monde, non andrebbe tuttavia a modificare la legge già esistente. «Il servizio pubblico superiore è laico e indipendente da ogni influenza politica, economica, religiosa e ideologica», si legge nel rapporto pubblicato da Le Monde. Un rapporto che si appoggia sul principio di laicità sancito dalla legge Savary del 1984.

Nel settembre 2010 il Parlamento francese, su forte spinta dell'allora capo dello Stato Sarkozy, diede il via libero definitivo alla legge che da allora mette al bando l'uso del velo integrale islamico, il burqa, in tutti i luoghi pubblici, come strade, piazze, negozi, parchi, scuole, ospedali e mezzi di trasporto.

Commenti