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Il fratellastro di Obama alcolizzato nella baraccopoli

Figlio di una delle quattro mogli del padre del presidente, "chiede denaro e si comporta come una celebrità viziata"

Il fratellastro di Obama alcolizzato nella baraccopoli

Dove vive il fratello dell’uomo più potente del mondo? In una baraccopoli di Nairobi, tra­volto da una spirale distruttiva di alcolismo. Un giornalista del britannico Daily Mail è an­dato a cercare in Kenya George Obama, il fra­tellastro da parte di padre del presidente degli Stati Uniti Barack Obama e lo ha trovato in uno slum della capitale chiamato Haruma, vittima di un potente liquore al metanolo il cui nome, Chang’aa, significa «Uccidimi rapidamente» in swahili. Un bicchiere costa dieci centesimi e dopo cinque piccoli sorsi anche gli alcolizzati più incalliti non si ricordano più come si chia­mano. George, uno degli otto figli che il padre del presidente ha avuto con le 4 mogli, afferma di non usare droghe pesanti come eroina o co­caina, passa le sue giornate tra tossici e prosti­tute bevendo il chang’aa «dal momento in cui si sveglia fino a quando non perde i sensi»,scri­ve il giornalista del Mail il quale, una volta in­trodotto da un intermediario al fratellastro di Obama, «fa l’errore» di invitarlo nel suo alber­go. «Qui George ha passato due giorni cingen­do d’assedio il mio minibar, invitando ragazze e comportandosi come una celebrità viziata. Mi chiedeva ripetutamente «kitu kidogo», swahili per una mancia e si è indignato quan­do mi sono rifiutato di pagarlo».
L’esistenza del fratellastro di Obama era venu­ta alla luce nell’agosto 2008, quando, a pochi mesi dal voto che ha portato alla Casa Bianca il primo presidente di colore, George era stato «pescato» da Vanity Fair Italia in uno slum di Nairobi, nella baracca un poster dell’Inter e uno del Milan.

George diceva di aver scelto di vivere nel ghetto per aiutare i ragazzi a uscirne.

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