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Gran Bretagna, identificata una delle "schiave": una malese scomparsa

Tenuta in prigionia per trent'anni a Brixton, la donna è stata liberata con altre due compagne. Ha una sorella nel Paese d'origine

Polizia di guardia davanti all'edificio a Brixton
Polizia di guardia davanti all'edificio a Brixton

Ha ora un nome una delle tre donne che per anni sono state tenute segregate a Brixton, in una casa gestita secondo i principi di una comune.

Ridotte in schiavitù da quelli che la polizia inglese ha identificato come ex attivisti maoisti, arrivati nel Regno Unito negli anni Sessanta, le tre donne sono state liberate dopo che il 21 novembre la polizia ha tratto in arresto Aravindan e Chandra Balakrishnan, coniugi di 73 e 67 anni.

Delle "schiave" era già nota la nazionalità. Le autorità le avevano identificate come una trentenne inglese, una 57enne irlandese e una 69enne malese. Oggi, la polizia di Kuala Lampur ha identificato la terza vittima come Siti Aishah Abdul Wahab.

Partita dalla Malesia negli anni '60, della donna si erano perse le tracce dopo il suo arrivo nel Regno Unito, dove si trovava con il fidanzato, anche lui malese.

La donna, tenuta segregata per trent'anni, ha ancora una sorella nel Paese d'origine.

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