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Juan Carlos abdica: Felipe diventa re di Spagna

Il sovrano 76enne mette fine ai 39 anni di regno iniziati con la fine dell’era franchista. Presto l'investitura di Felipe di Borbone

Il re di Spagna Juan Carlos, la regina Sofia e il principe Felipe
Il re di Spagna Juan Carlos, la regina Sofia e il principe Felipe

Il re di Spagna Juan Carlos abdica a favore dell'erede, il principe delle Asturie Felipe di Borbone. Il sovrano 76enne mette così fine ai 39 anni di regno iniziati con la fine dell’era franchista e macchiati, negli ultimi tempi, da numerosi scandali. "Una generazione più giovane merita di andare avanti - ha detto il sovrano nel discorso agli spagnoli - Felipe incarna la stabilità e l’istituzione della monarchia, ha la maturità per regnare e aprire una nuova fase".

"Juan Carlos ha deciso di abdicare per motici politici e non di salute", hanno riferito fonti del Palazzo Reale spagnolo. Juan Carlos aveva deciso a gennaio di abdicare ma aveva rinviato l’annuncio in attesa delle europee. Appresa la notizia, il governo spagnolo ha subito convocato un consiglio dei ministri straordinario per domani perchè non esiste, nella Costituzione spagnola, una legge che specifichi i passi da fare per una abdicazione. Il premier Mariano Rajoy, appartenente a quel Partito popolare che pur avendo un elettorato per lo più monarchico negli ultimi aveva manifestato crescente freddezza nei confronti nel sovrano, ha chiesto alle Cortes di nominare re, in tempi brevi, il 46enne Felipe di Borbone che regnerà col nome di Felipe VI. Molti osservatori mettono in dubbio che l’istituzione possa sopravvivere all’uscita di scena di quello che era stato ribattezzato "il re repubblicano".

Juan Carlos, nato a Roma nel 1938 e salito al trono nel 1975 per volere dello stesso Francisco Franco che due anni oprima lo aveva nominato suo successore "a titolo di re", per una trentina d’anni ha goduto di grande popolarità in patria, nonostante le voci ricorrenti dei suoi tradimenti nei confronti della regina Sofia. Nel 1981, quando era ancora giovane e con poca esperienza di capo di Stato, Juan Carlos riuscì a evitare il tentato colpo di Stato militare. Man mano che la democrazia spagnola fece strada il re è diventato una figura perlopiù di rappresentanza che viaggia in giro per il mondo facendosi ambasciatore del Paese e svolge una funzione di stabilizzazione con le regioni indipendentiste come la Catalogna e i Paesi Baschi. Recentemente l'immagine della monarchia è stata macchiata anche dall'indagine sul caso Noos che ha coinvolto il genero. Il marito dell'infanta Cristina Urdangarin è, infatti, sospettato di avere sfruttato la posizione di duca di Palma di Maiorca per appropriarsi indebitamente di fondi statali ottenendo contratti pubblici tramite l'istituto Noos fondato da lui e un socio d'affari.

Già in precedenza, però, c'erano stati molti episodi che avevano portato a dure critiche verso il sovrano borbonico, come la battuta di caccia all'elefante del 2012 in Botswana, nel pieno della crisi economica della Spagna, in cui Juan Carlos si era fratturato l’anca destra per una caduta e dove pare fosse accompagnato da un’amante.

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