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A Kiev regna il caos. Scontri con la polizia. Morti cinque manifestanti

Nella terza notte consecutiva di scontri con la polizia, quattro manifestanti sono rimasti uccisi a colpi di arma da fuoco, un altro è morto cadendo da una colonnata all’ingresso dello stadio

A Kiev regna il caos. Scontri con la polizia. Morti cinque manifestanti

Caos a Kiev. Non si placano le proteste scoppiate mesi fa dopo la mancata firma dell'accordo di associazione con l'Unione Europea. Nella terza notte consecutiva di scontri con la polizia, due manifestanti sono rimasti uccisi a colpi di arma da fuoco con proiettili veri. Un altro è morto cadendo da una colonnata all’ingresso dello stadio Dinamo durante un inseguimento della polizia. Il bilancio in serata è aumentato. Sarebbero infatti cinque gli attivisti uccisi e altri 300 feriti nella capitale ucraina. Ad annunciarlo è stato il centro medico del movimento di protesta.

Il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso è "scioccato" dalla morte dei manifestanti e non esclude che ci siano "conseguenze politiche in termini di rapporti dell’Unione europea con l’Ucraina". Il presidente ucraino Ianukovich ha invitato i cittadini a non seguire gli appelli dei politici radicali e l’opposizione a cessare la contrapposizione e a sedersi al tavolo negoziale.

Il capo dello Stato ha anche espresso rammarico per le vittime degli scontri e condoglianze alle loro famiglie, attribuendo la responsabilità dell’accaduto agli "estremisti politici" e disponendo lo svolgimento di indagini accurate.

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