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L'angoscia dei Missoni: "Tutto è meglio che pensarli sott'acqua"

Angela, sorella di Vittorio: "Speriamo che cerchino in ogni direzione". Il fratello Luca è già a Caracas

L'angoscia dei Missoni: "Tutto è meglio che pensarli sott'acqua"

«Vi prego, aiutatemi a trovare mio padre». Ottavio Missoni Jr, 28 anni, primogenito di Vittorio misteriosamente scomparso sul volo da Los Roques a Caracas del 4 gennaio scorso, lancia un accorato appello su Twitter. Di fatto senza rendersene conto il ragazzo smentisce la famiglia che ha chiesto il rispetto della privacy in questo momento spaventoso. Nessuno gli dirà niente perché cosa vuoi dire a un figlio che, in preda all'angoscia per la sorte del papà, mette a nudo il suo cuore su un social network? Del resto i giovani comunicano così e i Missoni sono sempre molto comprensivi con usi e costumi delle nuove generazioni: tollerano tutto tranne l'arroganza, la maleducazione e le falsità. Anche per questo Tai e Rosita sono dei nonni molto speciali cui i nipoti confidano tutto: gioie, paure, segreti, i primi amori delle ragazze (a cominciare la tradizione è stata anni fa Margherita, figlia di Angela, sposata lo scorso luglio con Eugenio Amos), le marachelle dei ragazzi.

Amici e complici più che cugini i nove Missoni della terza generazione sono legati a doppio filo tra loro. Il secondogenito di Angela - Francesco - si vede spesso con i tre figli di Vittorio (Ottavio Jr, Giacomo e Marco) e insieme fanno un formidabile quartetto di giganti perché superano tutti il metro e 85 di altezza. Vittorio guardando le loro scarpe da ginnastica misura 48 una volta disse: «Questi ragazzi non hanno bisogno di pinne né di tavole da surf». Più defilati i figli di Luca che vivono tra Sumirago e New York anche se la sua primogenita, Jennifer, bella e bionda come una spiga di grano, è molto amica delle cugine Teresa e Margherita tanto che con quest'ultima ha condiviso un appartamento da studentesse nella grande mela. «Ieri i ragazzi hanno deciso di lasciar riposare i nonni dal viaggio - rivela una fonte ben informata - Margherita ha fatto una visita-lampo con il marito verso le quattro del pomeriggio, mentre i figli di Vittorio sono rimasti a casa con la loro madre, Tania». La stessa fonte precisa poi che Tai non esterna le sue emozioni neanche a morire e questo preoccupa tutti tantissimo, Rosita sta vivendo un incubo e Angela si muove tra disperazione e speranza.

A tarda sera arriva un suo sms che ha il valore di un comunicato ufficiale: «Speriamo che siano tutti e quattro vivi e che stiano bene. E ci auguriamo che le ricerche si allarghino in tutte le direzioni senza trascurare nessuna pista». C'è un sito (www.onsa.org.ve) costantemente aggiornato sui soccorsi, monitorato da Luca che ha il brevetto di volo. E Luca è a Caracas dove oggi sarà raggiunto dall'amministratore delegato della società, Alberto Piantone. Bisogna infatti tener duro per evitare che questa storia sia archiviata come quella di quattro anni fa. Due piloti di linea amici di famiglia hanno spiegato che dopo il decollo da Los Roques a tre o quattro miglia sulla sinistra si entra nel radar dell'aeroporto di Caracas che invece non ha registrato più nulla dopo 12 minuti di volo. Inoltre su Twitter (dove c'è la community @findvittoriomissoni) è comparso un tweet di un certo Mr. Tommy che chiede perché il nome del capitano è stato cambiato all'ultimo: da Juan Fernandez a John C. Ferrer.

«Fai diecimila supposizioni, ti aggrappi a qualunque cosa, speri perfino che li abbiano dirottati - dicono i familiari - tutto tranne pensare che sono sott'acqua e non li rivedrai più».

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