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L'estenuante odissea di Girone e LatorreLa vicenda

Tutto comincia il 15 febbraio 2012 quando due pescatori indiani, vengono uccisi da colpi di arma da fuoco a bordo della loro barca al largo delle coste del Kerala. Della loro morte vengono accusati i due marò in servizio anti-pirateria sulla petroliera Enrica Lexie, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che dicono di aver sparato ma in aria per avvertimento e in acque internazionali. Dopo aver passato quasi tre mesi nel carcere indiano di Trivandrum, i due fucilieri, a maggio, vengono trasferiti a Kochi e viene loro concessa la libertà su cauzione. A dicembre tornano in Italia per Natale. Il 3 gennaio rientrano in India, il 18 la Corte Suprema indiana stabilisce che il governo del Kerala non ha giurisdizione sul caso e dispone che il processo venga affidato a un tribunale speciale a New Delhi. A febbraio la Corte Suprema indiana concede ai due fucilieri di tornare in Italia per votare. La Farnesina decide che i due restano in Italia ma poi fa dietrofront.

La Bonino: «Il processo sarà a luglio».

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