Euroscettici

L'Europa ribelle

A poche settimane dal voto, l'Ue è scossa dagli euroscettici. Ecco perché vogliamo raccontarvela. Vai sul sito Gli occhi della guerra: sostieni il reportage

L'Europa ribelle

Un tempo era il sogno di milioni di europei, l’ideale capace di unire i Pirenei agli Urali. Oggi, a dodici anni dall’entrata in vigore della moneta unica, a poche settimane dal voto del 25 maggio l’ideale europeo sembra sul viale del tramonto. Persino nell’Italia, culla degli ideali europei, la rabbia dei cittadini promette di diventare il volano capace di moltiplicare i voti dei partiti “euroscettici”. In altri paesi monta una rivolta capace di ridisegnare non solo il panorama politico dell’Europarlamento, ma persino - come in Francia ed Inghilterra - quello dei parlamenti nazionali. L’Europa ribelle, l’Europa stanca dei diktat emanati da un gruppo di burocrati lontanissimi dai sogni e dalle aspirazioni di 500 milioni di cittadini, è sul piede di guerra. Dalla Francia all’Ungheria, dai Paesi bassi al Regno Unito, dall’Italia alla Germania, i nemici di Bruxelles sono pronti a investire sulla crisi dell’Euro e sul malessere generato da ricette economiche sbagliate e spesso incomprensibili. E i falò divampati nel cuore del vecchio Continente minacciano di non essere semplici fuochi di paglia, ma di dar vita ad un unico, devastante incendio. Un incendio capace di mandare in cenere i sogni di chi per decenni ha creduto al progetto di un’Europa capace di far concorrenza agli Stati Uniti, alla Cina e alle altre grandi potenze emergenti Per questo non possiamo e non dobbiamo ignorare il rogo alimentato dalla rabbia anti euro. Questa rabbia va studiata, analizzata e raccontata con la stessa attenzione che si dedicherebbe ad un conflitto capace di devastare il continente.

Come ogni conflitto anche questo va innanzitutto osservato da vicino. E capito. Per questo Andrea Indini, giovane e curioso giornalista de “il Giornale On Line” molto attento alle dinamiche dei nuovi gruppi politici e Gian Micalessin, rodato inviato di guerra reduce da tutti i conflitti degli ultimi trent’anni, uniranno le loro sensibilità e vi accompagneranno in un viaggio attraverso le trincee dell’Europa Ribelle. Viaggeranno separati, ma uniti dalla voglia di offrirvi nel minor tempo possibile, vista la vicinanza del voto, un nuovo grande reportage. Per portarlo a termine Gian e Andrea visiteranno le città e le regioni dove i partiti anti europeisti hanno costruito i propri santuari. In ognuno di questi santuari identificheranno e investigheranno il disagio politico e il malessere sociale fonte della rabbia anti Bruxelles. Andrea Indini visiterà le regioni inglesi dello Yorkshire e del Cambridgeshire dove l’Uk Indipendence Party di Nigel Farage si prepara a raccogliere più consensi dei conservatori del premier David Cameron. Gian Micalessin vi porterà in Francia, nei santuari dove il Front National di Marin Le Pen coagula il risentimento degli agricoltori impoveriti, dei minatori senza più lavoro, delle periferie urbane assediate da una immigrazione clandestina che minaccia soprattutto i ceti meno abbienti e meno protetti. In Olanda cercheremo di capire perché la crisi e gli errori del multiculturalismo hanno innescato un fervore anti islamico che continua a regalare voti al partito di Geert Wilders.

Ma cercheremo anche di spiegare perché neppure la Germania di Angela Merkel, eminenza grigia e tetragona impersonificazione delle austere ricette di Bruxelles, sia al riparo dalla rabbia anti europea. Nelle città della Sassonia scopriremo cosa cova dietro i sentimenti euroscettici che animano l’opposizione ad una coalizione di governo apparentemente assai solida. Per fare tutto ciò avremo ancora bisogno del vostro aiuto, della vostra fiducia e della vostra partecipazione. Grazie ai reportage in Libia realizzati con il crowdfunding de “Il Giornale” vi abbiamo anticipato le ragioni dello spaventoso esodo che riversa sulle nostre coste decine di migliaia di clandestini. E con il vostro contributo Fausto Biloslavo ha potuto raccontare, minuto per minuto, le concitate fasi dello scontro in Ucraina che minaccia di avere devastanti conseguenze per tutta l’Europa. Contribuite a questo reportage e vi faremo capire l’importanza della partita celata nelle urne del 25 maggio, i suoi rischi e le sue devastanti incognite.

www.

gliocchidellaguerra.it

Commenti