Mondo

L'inventore di Sharm «Qui da noi nessun problema»

Il Cairo brucia, ma a Sharm El Sheik il turista se la gode. Questa la visione di Ernesto Preatoni, imprenditore milanese che trent'anni fa fece scoprire agli italiani piaceri e bellezze del Sinai. Piaceri che - secondo lui - neppure la caduta di Mubarak, le infiltrazioni qaidiste nel nord della penisola, la salita al potere dei Fratelli Musulmani e i violenti scontri di queste ore riusciranno a offuscare.
«Il Mar Rosso è la destinazione più vicina all'Europa capace di garantire tutto l'anno sole e mare bellissimi. Queste due caratteristiche eccezionali - spiega Preatoni - continuano a rappresentare la grande fortuna di Sharm El Sheik… nonostante gli egiziani. Loro ne combinano di cotte e crude, ma contro Dio non riescono ad andare. Nel nostro “resort” di Coral Bay continuiamo ad essere strapieni, abbiamo addirittura un surplus di prenotazioni, ma anche gli altri non se la cavano male. Ci aspettiamo tutti un buon afflusso per Natale e Capodanno».
Secondo Preatoni, insomma, neppure le dimostrazioni contro Morsi e i violenti scontri spegneranno la voglia di mare e sole dei turisti. «L'unico problema è la capacità di spesa. I turisti russi sono ormai tornati ai livelli di prima del 2010, quelli italiani ed europei hanno più difficoltà. Per il resto, i problemi egiziani contano poco. Gli scontri del Cairo tra le cosiddette fazioni liberali e quelle islamiste non ci preoccupano. I turisti hanno seguito la rivoluzione di un anno fa, hanno visto che a loro non è successo niente e si sono assuefatti: sanno che quei problemi non toccano Sharm El Sheik».
La svolta autoritaria del presidente Mohammed Morsi, il potere dei Fratelli Musulmani e l'ombra della sharia rischiano, in verità, di portare all'introduzione di leggi capaci di vietare il consumo degli alcolici e di limitare i comportamenti dei turisti. Preatoni però resta ottimista. «Per me da Mubarak a oggi è cambiato poco. I Fratelli Musulmani non mi fanno paura. Recentemente ho avuto un incontro con un loro alto esponente gli ho chiesto come la mettiamo con il bikini. Lui mi ha guardato e mi ha detto: “Io spero di vedere tanti topless”. Saranno anche islamici, ma sono innanzitutto dei pragmatici.

Sanno che senza il turismo il Paese non va avanti».

Commenti