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Michelle Obama contestata da un'attivista gay

Scontro verbale durante una cerimonia per la raccolta di fondi. Una donna di 56 anni, attivista gay, ha interrotto la First Lady chiedendo che suo marito firmi la legge contro ogni discriminazione

Michelle Obama contestata da un'attivista gay

Si è innervosita molto Michelle Obama durante una cena di raccolta fondi a Washington. A un certo punto, non ce l'ha fatta più ed è esplosa: "O mi ascolti o prendi tu il microfono e parli tu. Ma io me ne vado". Così, scendendo dal palco, la First Lady ha affrontato a muso duro una attivista gay, che l’aveva appena interrotta e contestata. L’episodio è capitato martedì sera in una casa privata della capitale Usa. In quel momento Michelle stava parlando dell’istruzione dei bambini, quando una militante per i diritti dei gay s’è alzata tra il pubblico e ha urlato chiedendo che il presidente firmi immediatamente un ordine esecutivo contro ogni discriminazione di genere. Non ci sono video che testimoniano quanto è accaduto. A riferire ogni dettaglio è stato lo staff della Casa Bianca. Ecco come sono andati i fatti.

Dopo averla fatta sfogare per alcuni secondi Michelle Obama ha risposto con durezza: "Guardate, una delle cose che non so fare è andare avanti così". Ha lasciato il podio e ha affrontato la contestatrice a muso duro: "O mi ascolti o puoi prendere tu il microfono, ma a quel punto io me ne vado". Poi si è rivolta alla platea: "Decidete voi, delle due l’una". Ovviamente tutti hanno chiesto a Michelle di restare. Una persona del pubblico ha detto alla contestatrice: "Ora te ne devi andare". La donna è stata quindi accompagnata fuori dalla sala, mentre urlava: "Sono solo una lesbica in cerca di uguaglianza di fronte alla legge prima che io muoia".

Tornata la calma Michelle ha ripreso la parola ed ha terminato il suo intervento. La disturbatrice è stata identificata: si chiama Ellen Sturtz, ha 56 anni ed è un’attivista del gruppo getEQUAL, che si batte a difesa dei diritti dei gay. Al Washington Post ha espresso così il proprio disappunto per la dura reazione della First Lady: "Ho solo chiesto che il marito firmasse un decreto. E lei invece mi è venuta contro. E poi sono stata cacciata".

Particolare curioso: il gruppo di cui fa parte la donna che ha infastidito la First Lady nel 2008 ha versato 5mila dollari a favore di Obama. Un sostegno forte e convinto da parte dei gruppi omosessuali che non è venuto a mancare neanche nel 2012. Del tutto ricambiato. Visto che il presidente sin dal suo discorso di insediamento s’è detto favorevole a favore delle nozze gay.

Tuttavia, negli ultimi tempi, questo feeling sembra essersi incrinato.

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