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Obama ai repubblicani: "Basta scuse, si voti subito"

Il presidente incalza il Congresso per mettere fine allo shutdown: "Sono pronto a discutere, ma dico no alla minaccia di creare un caos economico"

Obama ai repubblicani: "Basta scuse, si voti subito"

Sono passati otto giorni dall'inizio dello shutdown, il blocco dei fondi conseguente alla mancata approvazione in tempo utile del bilancio dello Stato, e Barack Obama cerca una soluzione.

Oggi il presidente degli Stati uniti ha telefonato - invano - a John Boehner, lo speaker della Camera. Il portavoce del leader repubblicano ha riferito che Obama non intende negoziare né sullo shutdown, né sull’innalzamento del tetto del debito, ma la Casa Bianca ha smentito. I repubblicani starebbero pensando a una sorta di supercommissione bicamerale dove discutere dei temi economici e costringere il presidente a sedersi al tavolo delle trattative.

"Sono pronto a discutere con i repubblicani, ma dico no allo shutdown e alla minaccia di creare un caos economico", ha tuonato questa sera Barack Obama in conferenza stampa, "Non è possibile minacciare la recessione perchè si sono perse le elezioni. Non è così che funziona. Basta scuse.

Il Congresso vada al voto e riapra lo Stato Federale prima possibile".

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