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Omicidio per una lite in strada Arriva il 118: barellieri picchiati

RomaMorire a 30 anni, in mezzo alla strada, nel bel mezzo di una lite per motivi di viabililità che è sfociata in un doppio dramma familiare. È accaduto a Roma, nel tardo pomeriggio di ieri, a San Basilio, una nota zona di spaccio nell'estrema periferia della capitale dove la folla ha anche assalito gli operatori del 118 che erano intervenuti a prestare soccorso alle vittime danneggiando l'ambulanza con sassi a bastoni.
Il giovane, Maurizio Alletto, coinvolto in un incidente stradale con un'altra auto a bordo della quale viaggiavano due persone, è stato giustiziato con un colpo di pistola alla testa.
La sparatoria è avvenuta verso le 18 in via Luigi Gigliotti, all'angolo con via Carlo Tranfo, non lontano dal Grande Raccordo Anulare. È lì che due auto si sono tamponate, in una viaggiava la vittima, nell'altra due uomini, una guardia giurata e suo figlio, di 18 anni, tutti romani.
Dopo lo scontro gli automobilisti sono scesi dalle macchine e i due ragazzi hanno cominciato a litigare, prendendosi a pugni. La situazione è degenerata quando la giovane vittima ha estratto un coltello e ha colpito al volto il diciottenne che viaggiava sull'altra vettura. Il padre di quest'ultimo, Luciano Coppi, di 53 anni, non ha esitato un attimo, ha estratto la pistola e ha premuto in grilletto per difendere il figlio Moreno. Un colpo ha raggiunto il trentenne alla nuca.
Per l'uomo non c'è stato niente da fare, è morto in ambulanza mentre veniva trasportato all'ospedale Sandro Pertini. Nello stesso ospedale è stato ricoverato il diciottenne, che non è in pericolo di vita e ora la sua posizione è al vaglio degli investigatori. Il vigilantes, invece, è stato arrestato dalla polizia con l'accusa di omicidio volontario dopo essere stato raggiunto nella sua abitazione in via Casal di San Basilio.
Nella zona è scoppiato il panico. Gli spari sono stati sentiti anche dai parenti del giovane ucciso, che abitava nella vicina via Gigliotti. I familiari della vittima si sono precipitati in strada e dopo aver visto il corpo sull'asfalto in una pozza di sangue si sono scagliati contro il personale dell'ambulanza che stava prestando soccorso al ragazzo accoltellato, il figlio della guardia giurata.
I tre operatori sono stati aggrediti e l'autista del mezzo ha riportato la frattura di una spalla. Nonostante tutto sono riusciti a caricare la prima vittima sul mezzo, mentre l'ambulanza veniva presa a sassate e bastonate.

Sono dovuti intervenire i carabinieri per cercare di placare gli animi, poi è arrivata una seconda ambulanza che ha trasportato il giovane ferito in ospedale.

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