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La Crimea si prepara al referendum. Il 21 Kiev firma l'accordo con l'Ue

Domani la decisione sul futuro della penisola. Due morti in scontri a Kharkiv

A Sebastopoli, in Crimea, si preparano le urne per il referendum
A Sebastopoli, in Crimea, si preparano le urne per il referendum

Continua a salire la tensione in Ucraina. Il governo di Kiev ha dichiaro che è in corso "un’invasione militare russa" del proprio territorio e ha chiesto a Mosca di "ritirare immediatamente le truppe". Le truppe russe avrebbero preso il villaggio di Strilkove nella regione di Kherson, vicino alla Crimea. Le unità militari sarebbero almeno 80, più 4 elicotteri e tre blindati. Washington continua a tuonare contro l'avanzata delle truppe di Putin: "Se la Russia ha ulteriormente aggravato quanto fatto in Crimea, attraversando il confine sud dell’Ucraina, sarebbe un’escalation oltraggiosa. Ora devono rispondere delle loro azioni", ha ammonito Samantha Power, Ambasciatore Usa alle Nazioni Unite,

Intanto in Crimea si preparano i seggi che domani ospiteranno il referendum che deciderà se portare la penisola ucraina definitivamente tra le braccia di Mosca. Un voto il cui esito sembra scontato, preceduto da scontri nella parte sud-orientale del Paese, figli di una tensione che rimane altissima. A Kharkiv due persone sono morte e cinque sono rimaste ferie in una sparatoria che ha coinvolto militanti di estrema destra e filo-russi. Trenta persone coinvolte sono state arrestate dalla polizia.

Quella di domani non è l'unica data importante per il futuro dell'Ucraina. Il 21 marzo, secondo quanto ha annunciato oggi il premier ucraino, Arseni Iatseniuk, sarà firmata la parte politica del trattato di associazione all'Unione Europea, che porterà Kiev più vicina all'orbita dei Paesi membri.

La parte economica sarà firmata invece più avanti.

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