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Siria, Assad canta vittoria: "L'accordo tra Usa e Russia ci evita di fare una guerra"

L'opposizione: "Vietare a Damasco anche missili e aerei". Cina, Iran e Nato soddisfatti dell'accordo di Ginevra: "Spinta verso soluzione politica"

Un ritratto del presidente Bashar al-Assad a Damasco
Un ritratto del presidente Bashar al-Assad a Damasco

Usa e Russia trovano un accordo per evitare un intervento militare in Siria e Damasco esulta. "È una vittoria per noi, ha permesso di evitare la guerra", ha detto il ministro della riconciliazione siriano Ali Haidar in una intervista all’agenzia russa Ria Novosti. L'opposizione al regime di Assad, però, chiede di non limitarsi alle armi chimiche, ma di vietare anche "l’uso dell’aviazione e dei missili balistici contro le zone abitate".

Un accordo che riceve consensi da ogni parte. A partire dalla Nato, che lo considera "una spinta per una soluzione politica", come ha affermato il Segretario generale dell’Alleanza, Anders Fogh Rasmussen, secondo cui è "un passo importante verso la rapida e verificabile eliminazione delle armi chimiche" nel paese mediorientale. Soddisfatto anche l’Iran: secondo Teheran emerge una "razionalità" da parte americana che può "evitare comportamenti estremisti". La Cina poi "accoglie favorevolmente l’accordo" di Ginevra perché va a "placare le tensioni in Siria" e "permetterà di aprire prospettive per trovare una soluzione alla questione siriana con mezzi pacifici".

"La minaccia dell’uso della forza rimane, la minaccia è reale", se il regime di Damasco non rispetterà l’accordo sulle armi chimiche, avvisa però il segretario di Stato John Kerry, secondo cui gli Stati Uniti hanno sempre preferito la strada della diplomazia, ma nessuna opzione è da scartare: "Non possiamo usare parole a vuoto nella gestione degli affari internazionali", ha aggiunto.

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