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Siria, uccisi donne e bambini Ecco il video del massacro

Non si arrestano le violenze in Siria. Filmati diffusi in rete mostrano le immagini di una cinquantina di cadaveri, uccisi da uomini fedeli ad Assad. In centinaia in fuga dalla città. GUARDA il video

Siria, uccisi donne e bambini  Ecco il video del massacro

La città di Homs, terza città siriana, continua ad essere al centro degli scontri tra le forze fedeli al governo di Assad e i ribelli. Tormentata dai bombardamenti, concentrati soprattutto sul quartiere di Bab Amr, Homs è stata teatro nei giorni scorsi di un massacro nel quale sono rimaste uccise almeno una cinquantina di persone.

A denunciare l'atto efferato ancora una volta i blogger, che riescono a pubblicare su internet i video amatoriali che mostano i corpi mutilati e senza vita di decine di donne e bambini. Secondo gli attivisti dei comitati di coordinamento locale, i cadaveri sarebbero quelli degli uomini uccisi dalle milizie lealiste a Karm az Zeitun, quartiere a maggioranza sunnita.

Salme coi crani spaccati, senza occhi. Corpi con bruciature estese, tagli alla gola e fori di pallottole alla testa. Questo è lo scenario che mostra uno dei video, nel quale un attivista, che si identifica come Omar al Homsi, mostra alla videocamera i cadaveri martoriati, vittime dei lealisti penetrati nei quartieri della città alla ricerca dei supestiti del bombardamento.

Dopo l'ennesimo giorno di violenza in Siria, denunciano le Ong, ad Homs centinaia di famiglie si sono date a una fuga disordinata, cercando di mettersi al riparo da altri massacri come quello appena scoperto.

La televisione di Stato siriana ha negato qualsiasi coinvolgimento degli uomini leali al governo di Assad, accusando invece non meglio precisati "gruppi di terroristi" del rapimento e dell'uccisione delle vittime del massacro. Sempre la tv ha sminuito il valore dei video, a loro dire utili solo a "suscitare delle reazioni internazionali contro la Siria", uno scenario già visto in occasione di Summit del Consiglio di sicurezza, come quello fissato per oggi.

Secondo il ministro dell’Informazione siriana Adnan Mahmoud non sarebbe da escludere neppure la complicità con i terroristi di Arabia Saudita e Qatar, accusati di finanziare e armare "le bande".

A detta dell'ex premier libanes Hariri "il massacro contro donne, bambini e anziani innocenti a Homs" sarebbe segnale "del fatto che la fine del regime di Bashar al-Assad è vicina", l'ennesimo episodio tragico.

 A denunciare un utilizzo "sproporzionato" della forza è invece l'Onu, attraverso le parole del segretario generale Ban Ki-moon.

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