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Strage Oslo, via al processo Breivik: non sono colpevole

Iniziato il processo per i 77 morti della bomba a Oslo e il massacro a Utoya. L'estremista di destra fa il saluto nazista: "Non riconosco l’autorità del tribunale"

Strage Oslo, via al processo Breivik: non sono colpevole

Il saluto nazista davanti al tribunale attonito. L’estremista norvegese Anders Behring Breivik, responsabile della strage di Utoya che lo scorso 22 luglio ha portato alla morte 77 persone, ha aspettato che gli agenti del tribunale distrettuale di Olso gli levassero le manette per fare il saluto nazista. Subito dopo si è seduto fra i suoi avvocati, Geir Lippestad e Vibeke Hein Baera, e il procuratore Inga Bejer ha iniziato l’esposizione dei capi d’accusa.

Il processo che si è aperto oggi alla Corte distrettuale di Oslo dovrebbe durare dieci settimane. "Sono uno scrittore", ha detto Breivik presentandosi in aula. Liberato dalle manette, ha sorriso e salutato le famiglie delle vittime con il braccio teso e il pugno serrato. Un saluto, spiega l'estremista norvegese, che rappresenta "la forza, l’onore e la sfida ai tiranni marxisti d’Europa". "Non riconosco i tribunali norvegesi. Avete ricevuto il vostro mandato da partiti politici che sostengono il multiculturalismo", è stata la sua prima dichiarazione alla corte di Oslo, davanti alla quale ha sottolineato di "riconoscere i fatti ma non mi riconosco colpevole" da un punto di vista penale. In tribunale erano presenti i sopravvissuti alle stragi, i famigliari delle vittime e i giornalisti tanto che la diretta del procedimento è stata trasmessa sui monitor a circuito chiuso e in altre 17 procure del Paese.

"L’ultima volta che l’ho visto dal vivo stava sparando ai miei amici", ha detto Vegard Groeslie Wennesland, 28enne sopravvissuto al massacro. Il compito principale della giuria, Breivik è reo confesso, è quello di decidere tra due perizie psichiatriche: la prima aveva stabilito che l’estremista di destra era incapace di intendere e volere, e se sarà confermata spalancherà le porte del manicomio criminale al killer.

La seconda, presentata pochi giorni fa, non ha invece trovato prove di psicosi: in questo caso Breivik rischia la pena massima di 21 anni, che potrebbe essere prolungata indefinitamente in caso i giudici decidano che vi è la possibilità di una reiterazione del reato.

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