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Gli studenti inglesi scarsi in matematica: in arrivo insegnanti dalla Cina

Gli studenti della Gran Bretagna sono 26esimi nei test di matematica: chiamati insegnanti da Shangai per insegnare i loro "segreti"

Gli studenti inglesi scarsi in matematica: in arrivo insegnanti dalla Cina

L'Inghilterra, nelle arti e nella legge, si è sempre distinta fra tutti. Le Università di Oxford e Cambridge ne sono la prova. Ma da un recente studio è emerso che gli studenti inglesi, di matematica ne masticano poca. Così, la Gran Bretagna ha deciso di far fronte al problema in modo radicale: chiamando ad insegnare nelle scuole e nelle università 60 insegnanti da Shangai che saranno impiegati in una rete di 30 centri di formazione, in cui riveleranno i loro "segreti" ai colleghi britannici. "Abbiamo degli insegnanti molto brillanti in questo Paese - ha detto il sottosegretario all'Istruzione, Elizabeth Truss - ma quanto ho visto a Shanghai ha solo rafforzato la mia opinione che possiamo imparare da loro".

La Cina infatti - e in particolare Shangai - vanta la media più alta di studenti bravissimi in matematica a livello internazionale, tanto da arrivare prima - e con un sostanzioso distacco dagli altri stati - alle competizioni internazionali di aritmetica. La bravura pare consistere nella semplicità dell'insegnamento: in Cina le prime due materie ad essere insegnate ai bambini, infatti, sono il cinese e la matematica, che vengono appresi dagli studenti con applicazioni dirette e mediante l'uso di strumenti pratici - come l'abaco, ndr - che permettono ai piccoli orientali di vedere la matematica non come qualcosa da scrivere sulle lavagne, ma come qualcosa da vivere, da capire nell'esperienza diretta.

In Gran Bretagna, invece, la situazione è ben diversa. Nell'ultima indagine Ocse-Pisa, i suoi studenti sono arrivati solo 26esimi, dietro la Francia, nella media internazionale compiuta su 67 paesi. Il ministero ha quindi cercato una soluzione avviando il progetto National Numeracy Challenge, che prevede anche un programma di scambi con la Cina, anche se molti non vedono la situazione di buon occhio.

Sta di fatto, però, che la scarsa conoscenza dei numeri procura alla Gran Bretagna un danno da non sottovalutare: secondo uno studio del gruppo Pro Bono Economics, la claudicante preparazione in aritmetica costa al Paese ben 20 miliardi di sterline ogni anno, equivalente all'1,3% del Pil. E, secondo un'altra ricerca, il 78% degli adulti che lavorano ha una conoscenza dei numeri da scuola elementare. Christine Blower, leader del sindacato insegnanti britannico, ha aspramente criticato l'idea, declassando il tutto ad un semplice luogo comune: "L'idea che tutti gli studenti della Cina vadano bene in matematica è un falso mito.

Shanghai infatti ha una popolazione fra le più benestanti del Paese".

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