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La svolta degli Usa: «Non produrremo più mine anti-uomo» Verso l'adesione al trattato internazionale

La Casa Bianca ha annunciato che gli Stati Uniti non produrranno o acquisteranno più mine anti-uomo per avviare un percorso teso all'adesione al Trattato di Ottawa che dal 1997 mette al bando queste armi che ancora uccidono oltre 15mila persone all'anno. L'annuncio è stato fatto dalla delegazione americana che sta partecipando alla conferenza anti mine a Maputo, in Mozambico, secondo quanto ha reso noto la portavoce del Consiglio nazionale per la Sicurezza, Caitlin Hayden: «Noi stiamo in modo diligente adottando soluzioni che ci permettano di rispettare ed infine adottare la convenzione di Ottawa».
La Casa Bianca ha adottato una politica anti mine da quando sono tornati i democratici alla Casa Bianca con Barack Obama nel 2009. Già l'allora presidente Bill Clinton intendeva aderire al trattato, ma il percorso fu interrotto dal suo successore repubblicano George W. Bush.
La mossa di Obama è destinata ad essere accolta con grande soddisfazione dagli attivisti per i diritti umani che da tempo facevano pressioni affinché gli Usa aderissero alla convenzione, insieme ad altri 161 Paesi che già l'hanno sottoscritta.
In realtà l'annuncio della Casa Bianca non comporta automaticamente decisioni concrete. Gli Stati Uniti hanno di fatto cessato di produrre ordigni anti-uomo già dal 1997, ma dispongono di uno stock stimato in circa 9 milioni di pezzi, la cui distruzione non è attualmente all'ordine del giorno.

Negli ultimi vent'anni Washington ha dato oltre 2 miliardi di dollari a 90 Paesi per aiutarli a liberarsi delle mine.

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