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Il volto del terrorismo sui Giochi di Sochi: torna a parlare Umarov

Torna in video il leader dell'Emirato del Caucaso, gruppo affiliato ai qaedisti. "Impediremo le Olimpiadi sulle ossa dei nostri avi"

Il volto del terrorismo sui Giochi di Sochi: torna a parlare Umarov

L'Emirato del Caucaso torna a fare capolino nelle cronache mondiali. Dokku Umarov, emiro dell'entità parastatale che rivendica per sé l'indipendenza da Mosca, guida del gruppo terroristico affiliato agli uomini di al-Qaeda, ha chiesto ai mujahidindi non lasciare che le Olimpiadi invernali 2014 di Sochi si svolgano senza colpo ferire.

La città sul Mar Nero è stata scelta per ospitare il secondo evento olimpico russo della storia, dopo i Giochi estivi del 1980. Un'occasione ghiotta per i terroristi, che potrebbero tornare a colpire, in un contesto di grande visibilità a livello internazionale. In un video pubblicato su YouTube, già rimosso per violazione dei termini, Umarov ha chiesto ai suoi uomini di tornare a colpire la Russia, nella lotta che unisce i caucasici al jihad globale.

"Sappiamo - ha detto l'emiro del Caucaso - che hanno in programma di tenere i Giochi olimpici sulle ossa dei nostri avi, sulle ossa di molti, molti musulmani morti e sepolti nel nostro territorio nell'area del Mar Nero.

Noi, come mujahidin, lo impediremo con qualsiasi mezzo possibile".

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