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Wiliam e Kate contro le tradizioni: George sarà battezzato da amici

La coppia reale ha preferito scegliere come padrini e madrine del proprio primogenito alcuni ex-compagni di scuola piuttosto che i classici sangue blu

Wiliam e Kate contro le tradizioni: George sarà battezzato da amici

William e Kate rompono con una centenaria tradizione: il piccolo George non sarà battezzato da nobili illustri ma da alcuni ex-compagni di scuola della coppia. Si tratta di una netta inversione di rotta rispetto ai classici riti familiari che prevedevano che i membri della casata reale avessero come padrini e madrine dei sangue blu.

Papà William infatti era stato battezzato niente meno che dall'ex-re Costantino di Grecia, dalla principessa Alexandra, dall’onorevole Lady Ogilvy, dalla duchessa di Westminster, da Lady Susan Hussey e da Sir Laurens van Der Post. Ma al primogenito della giovane coppia sarà riservata una diversa sorte, più moderna e innovativa. Secondo quanto riporta il Telegraph, il principe William avrebbe scelto come padrino del proprio figlo il compagno di scuola Fergus Boyd, mentre Kate si sarebbe rivolta a Emilia d'Erlanger, amica d'infanzia ai tempi del Marlborough College.

Fuori dagli schemi anche la decisione di cambiare sala per la cerimonia: non più la tradizionale Sala di Musica di Buckingham Palace ma la più intima Cappella Reale nel Palazzo di Saint James, a Londra. La solennità verrà officiata dall'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby.

Al battesimo, che si terrà il 23 ottobre, sono stati invitati solo i parenti stretti dei giovani sposi, mentre saranno assenti alcuni reali, come le due zie di William, la principessa Anna e Sofia, la contessa di Wessex. In cima alla lista dei partecipanti ci sono invece i Middleton, i nonni paterni del piccolo George. La Regina li ha anche invitati nella tenuta di Sandringham, nel nord Inghilterra, per festeggiare il prossimo Natale, insieme al principe Carlo e la moglie Camilla.

Il sacro si mischia al profano, il sangue blu si mesce insieme a quello borghese. Apprezzeranno i cambiamenti i sudditi britannici?

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