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Yemen, agente italiano rapito da uomini armati

L’uomo, secondo una fonte diplomatica occidentale e i servizi di sicurezza yemeniti, è stato prelevato da uomini armati vicino all’ambasciata d’Italia, nella parte sudoccidentale della capitale

Yemen, agente italiano rapito da uomini armati

Un carabiniere italiano, agente di sicurezza dell’Ambasciata italiana è stato rapito a Sanaa, capitale dello Yemen. A dirlo è stata una fonte diplomatica occidentale, secondo quanto riporta l’agenzia France Presse. L’uomo, secondo una fonte diplomatica occidentale e i servizi di sicurezza yemeniti, è stato prelevato da uomini armati vicino all’ambasciata d’Italia, nel quartiere di Hadda, che si trova nella parte sudoccidentale della capitale.

"È stato portato verso una destinazione sconosciuta", ha precisato una fonte dei servizi di sicurezza yemeniti, che ha aggiunto che è stata immediatamente aperta un’inchiesta per tentare di identificare i rapitori e di localizzare l’agente di sicurezza italiano. La Farnesina, tramite l’Unità di crisi del ministero, ha immediatamente attivato tutti i canali in loco in seguito al rapimento.

Il carabiniere è stato sequestrato in un negozio, dove si trovava in borghese e in libero servizio per fare degli acquisti personali. Secondo fonti qualificate della sicurezza, le prime indagini farebbero escludere la pista terroristica per il sequestro, che potrebbe essere dunque opera di bande di criminali locali.

Lo Yemen è spesso teatro di sequestri di cittadini stranieri da parte di tribù armate, che utilizzano questa strategie per esercitare pressioni e veder riconosciute dalle autorità le loro rivendicazioni. Circa duecento persone sono state rapite nel Paese negli ultimi cinque anni e la stragrande maggioranza è stata rilasciata incolume. L’ultimo in ordine di tempo un operatore francese del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), liberato a metà luglio dopo essere stato preso in ostaggio ad aprile nell’ovest dello Yemen e portato in seguito nel sud del Paese.

Un’insegnante svizzera e il vice console di Arabia Saudita ad Aden, nel sud dello Yemen, sequestrati entrambi nel marzo 2012,
sono ancora nelle mani dei loro rapitori nel Paese.

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