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Gli europei di Eads diventano i guardiani dei confini sauditi

Il gigante dell'aeronautica e della difesa si aggiudica un accordo da 2,8 miliardi di dollari per la difesa di 9.000 chilometri di frontiera del regno, vicino dello Yemen e dell'Irak

«Il gigante europeo diventa il guardiano di 9.000 chilometri di frontiera in Arabia Saudita», scrive Le Figaro annunciando la firma di un maxi contratto tra Eads, società di aeronautica e difesa, e il governo di Riad. Dopo lunghi anni di negoziati, si è arrivati a un accorod per un progetto immenso che secondo la rivista francese Le Point costerà 2,8 miliardi di dollari ai principi sauditi.
L'obiettivo della casa regnante al potere è potenziare la sicurezza del suoi 9.000 chilometri di poroso confine e il progetto coprirà centimetro per centimetro, a terra e lungo il mare. Eads, oltre a occuparsi della pianificazione, fornirà tutto, dai radar ai sistemi video, dai rivelatori di persone agli aerei. Per terminare i lavori ci vorranno cinque anni.
La priorità a Riad è quella di rendere sicuri i 1.300 chilometri di confine con lo Yemen, attraverso cui passano i contrabbandieri di armi e droga. Ma dal Paese vicino arrivano anche altre minacce, dopo la costituzione di un gruppo estremista, «al Qaida nella penisola araba», con membri sia in Yemen sia in Arabia Saudita, spiega il Los Angeles Times. Un'altra frontiera che preoccupa Riad è quella desertica e piatta con l'Irak, soprattuo in vista di un totale ritiro americano dal Paese.


L'Arabia Saudita, secondo il Peace Research Institute di Stoccolma, è al nono posto nella lista dei Paesi che spendono di più al mondo per la difesa, con un budget che si aggira attorno ai 38,2 miliardi di dollari e che, scrive Jane's Defence, è destinato a salire a 43,5 miliardi nel 2009.

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