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Eutanasia a 4 zampe: gesto d'amore o crudeltà?

Eutanasia a 4 zampe: gesto d'amore o crudeltà?

Ha fatto molto scalpore la notizia della proprietaria di un cane in piena salute che ha scelto di farlo sopprimere perché fosse inumato, assieme a lei, dopo le rispettive cremazioni. Il fatto è successo in Virginia (Stati Uniti) dove una donna di 67 anni, gravemente malata, ha lasciato scritto nel suo testamento che Emma, il suo cane di razza Shi-Tzu, doveva essere sottoposto a eutanasia quando lei fosse venuta a mancare. Dopo l'eutanasia la donna ha formalmente richiesto che il suo cane venisse cremato e posto in un'urna accanto alle sue ceneri, nello stesso loculo.

Dopo la morte della donna, i dirigenti e i volontari di un'associazione che recupera cani randagi, hanno tentato di salvare la vita al cane e hanno chiesto due settimane di tempo ai suoi parenti per ragionare sul fatto che lo Shi-Tzu, peraltro cane di piccola taglia, non sarebbe stato difficile da collocare presso un'altra famiglia o, in caso estremo, avrebbe potuto trovare alloggio nel rifugio. Nulla da fare.

Alla fine del periodo di riflessione, i parenti della donna sono tornati presso il Chesterfield Animal Services, hanno apposto la firma sul registro e hanno portato via Emma, quali legittimi eredi. Un paio di giorni e si sono recati dal veterinario, con il quale avevano già avuto un colloquio, perché mettesse Emma a dormire per sempre. L'hanno poi fatta cremare e, secondo il desiderio descritto dalla donna nel suo testamento, ora le rispettive ceneri riposano accanto in due urne vicine.

A prima lettura e riflessione sembrerebbe un comportamento crudele, ma si consideri che, nel Regno Unito (la patria della zoofilia), gli animali sani possono essere sottoposti a eutanasia su richiesta del proprietario previo un consulto con il veterinario che deve valutare se non esiste un'opzione migliore. E comunque, la decisione finale è sempre del proprietario. I motivi comuni addotti ai veterinari, per una simile decisione, includono il comportamento dell'animale domestico, la cattiva salute del proprietario, i proprietari che si spostano in una sistemazione inadatta e motivazioni di origine legale.

In Italia questo tipo di richiesta è meno frequente e i veterinari sono meno inclini a soddisfare i desideri dei proprietari, considerato anche il fatto che è tuttora vietato inumare i corpi degli animali assieme a quelli umani.

OG

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