Cronache

IL FANGO SI MANGIA GENOVA Adesso è il Po a fare paura

Dopo il nubifragio di ieri a Genova piove ancora. Stato di "allerta 2" fino a domani sera. Dura contestazione al sindaco Vincenzi: "Vergogna, dimettiti". La procura apre un fascicolo per le vittime. Ieri l'esondazione del Bisagno: guarda il video. Piemonte: evacuate alcune famiglie a Ovada. Lunedì scuole chiuse a Torino. Segui le previsioni del tempo. Mandateci le vostre foto: segnala@ilgiornale.it. GUARDA LE FOTO IL GIORNO DOPO - L'ALLUVIONE - VIDEO: I TESTIMONI DELLA TRAGEDIA DI VIA FEREGGIANO. GUARDA Il fango invade le strade

IL FANGO SI MANGIA GENOVA Adesso è il Po a fare paura

Non si allenta la morsa del maltempo sulla Liguria e sul Nord ovest del Paese. Il giorno dopo l’alluvione che ha sconvolto Genova, causando sei morti, l'allerta 2 - il massimo grado - è stata prorogata fino a domenica sera. "Purtroppo le condizioni meteo non cessano di affliggere la regione - ha detto il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli - per cui abbiamo alzato l’asticella per tutta la giornata di domenica". Oltre al capoluogo ligure c'è preoccupazione anche per le province di Imperia e Savona e per il Levante ligure, alluvionato la scorsa settimana, dove una frana ha isolato di nuovo Borghetto Vara.

Genova è in ginocchio. Ma non è tempo di piagnistei. C'è da lavorare per tamponare i danni, sperando che la situazione non peggiori ulteriormente. Dalle sette è scattato il divieto di circolazione dei mezzi privati. I soccorritori non smettono un istante di lavorare per prosciugare negozi, scantinati e abitazioni, invase dall’acqua e dal fango (foto) dopo il nubifragio di ieri (foto). Decine e decine di sopralluoghi su frane, cedimenti stradali e smottamenti. Un vero e proprio disastro. Il bilancio delle vittime parla di sei morti, tra cui due bambine.

Paura in via Fereggiano In tarda mattinata è stato dato l'allarme per il possibile cedimento di una briglia (una sorta di diga che attraversa il torrente per abbassare il letto del fiume) nel quartiere di Quezzi alta. A chiunque si trovasse in zona è stato consigliato di salire ai piani alti dei palazzi. Poi l'allarme è rientrato.

La città sembra il set di un film: fango e detriti dappertutto, auto accatastate, tronchi d'albero adagiati lungo le strade. In alcuni punti, sull'asfalto, si sono create delle voragini. La situazione più critica è in via Fereggiano, epicentro del disastro: ieri è crollato un lungo tratto del muraglione che costeggiava il torrente. Anche a Sturla e nella zona della stazione Brignole la situazione è molto critica.

Contestato il sindaco E' il tempo del dolore e della rabbia. Alcuni residenti di via Fereggiano hanno preso di mira il sindaco Marta Vincenzi, che era andata sul posto per rendersi conto della situazione: "Vergogna, vergogna, vattene a casa, dimissioni. Qui non sei su Facebook, qui siamo nel tempo reale". Lei prova a difendersi come può: "È mancata una informazione forte. La nostra colpa, forse, è di non aver avvertito con sufficiente forza. I problemi non sono arrivati ieri mattina, quando i genitori hanno portato i bimbi a scuola. I bambini non andavano presi da scuola" alle 13, quando le strade cominciavano a essere invase dalle acque dei torrenti straripati.

"Siamo molto preoccupati  - ha detto il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli - per quello che potrà avvenire nel bacino del Po. Preoccupano anche alcune zone dell’alto e basso Piemonte, con interventi cautelativi - ha precisato Gabrielli - sotto il profilo della messa in sicurezza delle persone. Stiamo monitorando la situazione con molta attenzione". La piena del fiume Po dovrebbe raggiungere Torino fra il tardo pomeriggio di domenica e lunedì mattina. La zona interessata dalla piena si estende da Carignano fino a Ponte della Becca.

Proprio per questo, il sindaco di Torino Piero Fassino e il presidente della provincia Antonio Saitta hanno stabilito la chiusura di tutte le scuole per la giornata di lunedì 7 novembre. La decisione è stata presa in vista della possibilità della piena del Po e in vista delle previsioni meteorologiche che segnalano piogge incessanti fino a lunedì sera, con un livello di allerta elevato (codice 3).

Secondo la Coldiretti, il livello idrometrico del Po è già salito "di quasi 4 metri e mezzo in un solo giorno per effetto delle intense precipitazioni che hanno accompagnato la nuova ondata di maltempo". "Terreni agricoli allagati e aziende isolate in Piemonte dove nell’Alessandrino è esondato il fiume Bormida ma il conto dei danni potrebbe allargarsi nelle prossime ore. Gli agricoltori della Coldiretti sono impegnati in un attento monitoraggio sul territorio per la verifica dei danni ed il sostegno alle situazioni di difficoltà".

Intanto, sono circa 1.500 gli sfollati in Liguria e Piemonte a causa del maltempo. Sono i dati raccolti dalla Protezione civile attraverso le prefetture delle province interessate dall’emergenza. Il numero maggiore di evacuati resta quello della provincia di La Spezia, dove sono circa 1.300 persone, la maggior parte delle quali sono state allontanate dalle proprie case la scorsa settimana.

Napolitano: "Capire le cause" "Una tragedia per danni e lutti. Cerchiamo ancora di capire quali siano state le cause", ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parlando a Turi (Bari). Intanto la procura di Genova ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo plurimo contro ignoti.

Frane nello Spezzino Due frazioni della Val di Vara, Stagnedo e Boccapignone, sono state evacuate per l’apertura di un nuovo fronte di frana causato dalla intensa pioggia che cade da questa mattina nella zona già colpita dall’alluvione della scorsa settimana. I tecnici hanno chiuso l’Aurelia - tra Beverino e Borghetto Vara - già interessata ieri dal movimento della grande frana caduta nei giorni scorsi.

Allagamenti a Savona Il maltempo che ieri ha devastato Genova ha colpito nella notte la provincia di Savona. In tutta la provincia era già stato disposto fin da ieri la chiusura delle scuole. Le situazioni più gravi a Cairo Montenotte, in Valbormida; a Quiliano, dove diversi cittadini hanno abbandonato le abitazioni ai primi piani, e in diversi comuni della riviera. Ad Alassio le onde hanno raggiunto le vetrine dei locali della passeggiata mentre ad Albenga, alla foce del Centa, il mare ha raggiunto forza 7. Mareggiate anche a Varazze e Celle Ligure.

Piemonte, evacuate famiglie a Ovada Una quindicina di famiglie sono state evacuate dalle proprie abitazioni a Ovada, in provincia di Alessandria, dove si è abbattuto un violento nubifragio. Alcuni movimenti franosi potrebbero causare gravi problemi. Sotto costante controllo il livello dei fiumi: il Bormida è un metro oltre il livello d’allarme. In giornata è attesa una ulteriore intensificazione delle precipitazioni anche nelle zone più a Nord del Piemonte.

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