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Le Far Oer di casa a Modena trovano anche il vocabolario

In tutta Italia una decina di «emigrati». E a Riolunato hanno redatto il dizionario italo-faroese

da Modena

Non è un caso che la partita di domani sera, tra Italia e Isole Far Oer, si giochi a Modena. Perché nella provincia emiliana hanno un feeling particolare con il piccolo arcipelago scandinavo. Tutto è nato da un signore brizzolato di 55 anni, Gianfranco Contri, di Riolunato, comune appenninico di 700 abitanti, al confine con le province di Lucca e Pistoia, vicino all'Abetone. «Sono sempre stato affascinato dai Paesi del Nord Europa - racconta -. Dopo Danimarca, Svezia e Norvegia, nel 1982 ho visitato anche Far Oer. Mi sono trovato benissimo e ho deciso di viverci per due anni, imparando la lingua».
Contri è impiegato a Pievepelago. Il tempo libero da un quarto di secolo lo dedica alle isole. «Ci sono ritornato nel '95 e nel '97, grazie a due borse di studio. È allora che ho cominciato a compilare un frasario con i termini di uso più comune». Otto anni fa l'incontro chiave, con il rettore dell'università di Torshavn, nel 2004 il dizionario era completo: «Contiene 15mila lemmi, cioè parole principali. Quelle che in un vocabolario in genere vengono scritte in neretto».
A proposito, Contri chiama gli abitanti faroesi, ma non esclude altri termini: «Feroesi, feringi, fareoici. Sinceramente non mi sento di dire che siano scorretti».
Come la Groenlandia, le isole fanno parte del regno di Danimarca. In Italia i faroesi sono poche decine. Non si può parlare di comunità: alcuni sono segnalati a Genova, Milano e Roma. «Siamo noi di Riolunato che cerchiamo di rendere sempre migliore il rapporto di amicizia, con scambi continui». Un piccolo comune punto di riferimento per questi pochi “emigrati”.
Ieri pomeriggio in comune è stata ricevuta la delegazione della Federcalcio faroese. Le isole in tutto contano 48mila abitanti. «Nel gennaio del 2006, quando è stato compilato il girone di qualificazione ai campionati europei ci siamo mossi immediatamente. Abbiamo fatto squadra, andando a parlare con il Comune e la Provincia di Modena, chiedendo che la partita venisse disputata allo stadio Braglia».
Modena non ha mai ospitato la nazionale, l'impianto è stato ristrutturato cinque anni fa, per la seconda stagione di serie A, poi la retrocessione. «La buona notizia è arrivata soltanto il mese scorso. All'andata, a inizio giugno, siamo andati là in una ventina, esportando qualcosa della nostra cultura: musiche, balli, con il maggio delle nostre ragazze d'Appennino, dette appunto Maggiolanti. C'era la notte bianca nella capitale Torshavn, siamo stati anche davanti al Parlamento. Allo stadio quando il carpentiere ha segnato un gol a Buffon io ho esultato, perché Far Oer meritava di fare bella figura».
Lassù a Nord è già aria di Natale, fra tre settimane i più andranno in ferie. Pochi sono riusciti a venire adesso, in Italia, altrimenti a Riolunato avrebbero ospitato volentieri anche centinaia di faroesi.

In questi giorni il freddo non è diverso.

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