Far quadrare il cerchio senza rischi o rinunce

Nell'acquistare una casa l'impegno economico si estende di norma ai mobili e all'arredo, per i quali può essere necessario preventivare qualche decina di migliaia di euro. Considerando che l'importo del mutuo non lascia ampi spazi di manovra, come procedere per far quadrare il cerchio senza rinunce né rischi?
Va detto che le banche, nel concedere un mutuo, mostrano particolare cautela evitando di accordare al cliente il massimo della rata (di norma pari a un terzo del reddito mensile della famiglia): ecco che il margine residuo potrebbe essere utilizzato per la richiesta di un prestito diretto, un finanziamento parallelo mirato all'acquisto del mobilio, ottenibile in modo più semplice e rapido.
Non soltanto perché la cifra è ben più limitata rispetto al mutuo, ma anche perché la restituzione del prestito avviene in tempi più brevi (10 anni al massimo) e gli operatori del credito al consumo, banche e finanziarie, mostrano maggiore flessibilità nel valutare la capacità di rimborso dei richiedenti. Di fatto, il prestito genera meno interessi e, sebbene il tasso applicato risulti maggiore di quanto in media richiesto da un mutuo, i costi accessori non prevedono spese notarili e gli oneri sono di norma più bassi.
Se poi il mutuo è già in corso ed è vincolante rispetto alla capacità finanziaria della famiglia, si può valutare la sua sostituzione con un analogo finanziamento a condizioni migliorative, tale da permettere la riduzione dell'importo della rata mensile attraverso l'allungamento della durata. La surroga diventa, quindi, un modo per liberare risorse economiche da destinare eventualmente all'accensione di un prestito. Restano valide le considerazioni sull'opportunità di indebitarsi in uno scenario di perdurante incertezza. Che da un lato si complica con l'acuirsi delle tensioni internazionali, e dall'altro vede il mercato scommettere su una ripresa ancora lenta e, dunque, incapace di alimentare un consistente aumento del costo del denaro in tempi brevi. Un orizzonte che invece gli analisti concordano nel valutare in almeno un paio d'anni, mentre il 2011 dovrebbe chiudersi con un rialzo dei tassi al più di mezzo punto percentuale.

Se è vero che i saggi applicati ai migliori mutui non sono lontani dai minimi storici registrati lo scorso autunno, con il fisso attorno al 4,70% e il variabile di poco superiore al 2,50%, le attuali condizioni di mercato offrono opportunità che difficilmente potranno riproporsi in futuro.

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