Controcultura

Il faraone insegue bimbe ribelli

Il faraone insegue bimbe ribelli

In vetta nulla si muove. C'è sempre Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie (Mondadori). Si mantiene attorno alle 16mila copie, continuando a tenere gli inseguitori a distanza siderale. Il più vicino è Wilbur Smith con L'ultimo faraone (Longanesi). Partito in sordina, per essere un libro di Smith, ora si attesta sulle 7mila e 600 copie. In questo nuovo capitolo del ciclo dei «romanzi egizi» lo scrittore zambiano racconta la sanguinosa lotta fra gli invasori hyksos e gli Egizi avvenuta sul finire del Medio Regno. Questo scontro, per molti versi ancora avvolto nel mistero, ha consentito allo scrittore di dare sfogo alla sua fantasia e il risultato evidentemente non dispiace a chi ama le trame al fulmicotone.

Al terzo posto, un libro molto più orientato sulla contemporaneità. I love Tokyo (A. Vallardi) scritto dalla rapper e conduttrice radiofonica La Pina e da Federico Giunta. La Pina è una fanatica della ipertecnologica metropoli giapponese. Nel libro fornisce una sorta di guida per visitare la città, ma anche una narrazione molto divertente delle sue nippomanie. Evidentemente il tema piace, e poi acquistare il volume costa molto meno del biglietto per una fra le città più care al mondo. Al quarto posto, invece, a poche centinaia di copie da La Pina resiste il solito giallone nordico. C'è Jo Nesbø con Sete, Einaudi. Macina ancora 5mila e 200copie. Un risultato più che discreto, però va detto che rispetto a qualche anno fa i gialli iperborei sembrano piacere un po' meno. C'è un innegabile effetto saturazione. Gli editori dovranno inventarsi altro. In Top ten va segnalata anche la buona tenuta di Kent Haruf con Le nostre anime di notte (NN Editore). Un buon romanzo può fare anche buona classifica, e a lungo.

Anche se ormai le scommesse per galleggiare su un mercato asfittico sembrano puntare su altri tipi di salvagente.

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