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Feltri, la solidiarietà del mondo politico La Russa: "E' stata una scelta politica"

Il giorno dopo la decisione dell'Ordine dei giornalisti di imbavagliare Vittorio Feltri, il mondo della politica esprime la sua solidarietà al direttore editoriale del Giornale. Gelmini: "Provvedimento ingiusto". Il Pdl: "Così cala la libertà di stampa". Selva: "Disubbidisci". Esponenti del Mpi in sciopero della fame

Feltri, la solidiarietà del mondo politico 
La Russa: "E' stata una scelta politica"

Milano - Il giorno dopo l'imbavaglitura di Vittorio Feltri da parte dell'Ordine dei giornalisti, il mondo della politica fa quadratto attorno al direttore editoriale del Giornale. La Russa a margine di una conferenza stampa a Milano critica la decisione dell’Ordine e si spinge un pò più in là: è stata fatta "una scelta politica più che disciplinare. E lo dimostra il fatto che l’Ordine si è spaccato in due, mentre di solito si decide a larghissima maggioranza. Qualunque altro giornalista al posto suo, sarebbe stato solo censurato".

Gelmini: "Un provvedimento ingiusto" Sulla stessa lunghezza d'onda anche Mariastella Gelmini: "Feltri è vittima di un provvedimento ingiusto". "Questa - ha ironizzato il ministro dell'Istruzione -, è l’esempio dell’applicazione della par condicio: io non riesco a ricordare giornalisti del Fatto che abbiano avuto lo stesso trattamento".

Il Pdl: "Cala la libertà di stampa" "L’Italia scenderà ancora nella classifica della libertà di stampa". La previsione arriva in una nota congiunta firmata da un gruppo di parlamentari del Pdl: Antonio Mazzocchi, Antonio Angelucci e Amedeo Laboccetta. "Qualcuno - scrivono - si lamenta del 73/o posto dell’Italia nella classifica internazionale per la libertà di stampa, ma poi, quando c’è da mettere il bavaglio ad uno storico direttore che ha il dono e la qualità di essere una voce fuori dal coro, tutti diventano censori e nessuno dice nulla. È grave che nessuno intervenga a difesa della libertà d’informazione, soprattutto quelle associazioni che si richiamano all’articolo 21 della Costituzione e che in passato hanno dimostrato tutte le loro grandi capacità nel fare i girotondi all’interno della Rai. In un contesto in cui potrebbe essere vicina una campagna elettorale è grave, anzi gravissimo mettere un ulteriore bavaglio all’informazione". "Dopo la par condicio che, di fatto, ingessa la comunicazione politica televisiva - proseguono - ora arriviamo alla sospensione di una delle maggiori firme del centrodestra. È normale che l’Italia vada a picco nelle classifiche internazionali visto anche che, come afferma Farina dalle colonne di Libero, l’ergastolano Spatuzza, autore di stragi, è libero di scrivere articoli e dare giudizi, mentre Feltri no. Fortunatamente abbiamo dimostrato di poter vincere anche quando non ci sono le televisioni e addirittura quando non ci sono le nostre liste, come nel caso del Lazio. Questo ulteriore atto dimostrerà a tutta Italia come la libertà sia ancora oggi costantemente minacciata da persone sempre pronte a mettere in atto soluzioni degne di un regime sovietico".

Selva: "Feltri disubbidisci!" "A Feltri l’Ordine faccia pagare una multa, magari salata e il denaro sia dedicato a un’opera di bene per l’infanzia. Da ex direttore del Gr2 della Rai, da ex presidente della Rai Corporation, da ex direttore del Gazzettino di Venezia, da ex deputato democristiano, da ex deputato e senatore di Alleanza Nazionale e Forza Italia, mi associo alla proposta dell’onorevole e collega Renato Farina firmando l’appello: "Forza Feltri, disobbedisci" cioè continua a fare la tua professione di opinionista libero e democratico". È la presa di posizione di Gustavo Selva.  

Esponenti Mpi in sciopero della fame Fabio Sabbatani Schiuma, coordinatore del Lazio, Paola Marraro, Patrizia Passerini e Massimo Bertollini, dirigenti nazionali, Lorenzo Loiacono e Salvatore Scollo, rispettivamente coordinatore e vice coordinatore romano, Riccardo Corsetto, coordinatore regionale dei giovani, Antonio Cracas, presidente del comitato romano, e Giorgio Tammaro, responsabile della propaganda: sono gli esponenti del "Movimento per l’Italia con Daniela Santanche" in sciopero della fame per protestare contro la sospensione di Vittorio Feltri che ha tutta la nostra solidarietà. Lo rende noto l’ufficio stampa del MpI.

"Lunedì 15 - aggiunge la nota - saremo a mezzogiorno sotto la sede romana dell’Ordine dei giornalisti, in piazza della Torretta, per un sit in di denuncia contro una decisione ignobile e vergognosa, che conferma il doppiopesismo usato e la violenta caccia all’uomo in atto contro il giornalismo non schierato a sinistra". 

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