Cronaca locale

Festa del teatro, 810 biglietti omaggio

L'assessorato alla Cultura del Comune, in occasione della giornata Mondiale del teatro, in programma sabato, regala ai tutti i milanesi ingressi. É possibilie ritirare i coupon oggi dalle 14 all'assessorato, in piazza Duomo 14. in cartellone dieci spettacoli ispirati a dieci libri

Per la Giornata Mondiale del Teatro, in programma sabato, l'Assessorato alla Cultura del Comune mette a disposizione 810 ingressi omaggio per assistere a 10 rappresentazioni ispirate a opere letterarie in altrettanti teatri della città.
Per il ritiro dei biglietti bisogna presentarsi oggi, martedì 23 marzo, dalle ore 14 presso la sede dell'Assessorato alla Cultura, in piazza Duomo 14.
Ogni persona potrà ritirare al massimo due biglietti. E' possibile scegliere a quale spettacolo assistere (fino ad esaurimento dei biglietti disponibili), ma non i posti in sala. Per informazioni: tel. 02 88462365
«Dieci opere per dicei libri» è il titolo della rassegna teatrale organizzata in occasione dlele giornate della lettura. Alle 21 al Teatro Caboto (via Caboto 2) va in scena «Lo strano caso del dottor Jekyll e di mister Hyde» di Robert Louis Stevenson per la regia di Gianluca Frigerio. Lo spettacolo mette fedelmente in scena il celebre romanzo di Stevenson (1850-1894) a differenza di quanto fatto dalle varie trasposizioni cinematografiche che dal romanzo hanno preso solo lo spunto e il mito. sempore alle ore 21 al Teatro Cinque di via Ascanio Sforza 37 protagonista è «Ferdydurke - l'umanità tra il mito della giovinezza e l'incubo dell'immaturità» di Witold Gombrowicz per la regia di Paolo Modugno.
Il teatro dell'Elfo (via Ciro Menotti 11) propone alle 20,45 «Uomini al buio - ulyssage #6» spettacolo liberamente ispirato all'«Ulisse» di James Joyce - VI episodio Ade: Claudio Collovà si addentra nel VI capitolo del romanzo di Joyce e ne fa emergere personaggi frantumati, buffi emblemi della crisi della modernità.
Ptotagonista al Teatro Filodrammatici (via Filodrammatici 1, ore 21) Dostoevskij con «Notti bianche», risultato dei vincitori del Bando teatrale «Presenze.2»: Tre gruppi teatrali appositamente costituiti da diplomati delle tre Accademie milanesi hanno lavorato insieme alla creazione di uno spettacolo collettivo sul testo di Dostoevskij nella logica di scambio di esperienze e professionalità.
L'amore sale sul palco (ore 20.30) del Teatro Franco Parenti (Sala Anima, via Pier Lombardo 14) con «Love» di Susanna Tamaro. Mascia Musy, diretta da Emanuelea Giordano, interpreta Susanna Tamaro in una storia di infanzia tradita, quella dei bambini rom.
Alle ore 21 il Teatro Oscar di via Lattanzio 58 presenta una prima assoluta e novità letteraria per l'Italia: «Le bocche inutili» di Simone De Beauvoir. Una città delle Fiandre è sotto assedio. Il governo decide di sacrificare «le bocche inutili» alla Ragion di Stato: i malati, i vecchi, i bambini e le donne verranno cacciati dalle mura di Vaucelles e abbandonati ai nemici. In conflitto tra legge civile e legge morale è l'unica esperienza teatrale di Simone De Beauvoir.
Teatro San Babila, corso Venezia 2/A, alle 16, in scena «Die panne, ovvero la notte più bella della mia vita» di Dürrenmatt: un banale incidente, l'automobile in panne, costringe Alfredo Traps (Gianmarco Tognazzi) a una sosta indesiderata.
«Mai più solo» ispirato da Stefano Benni è sul poalcoscenioc del teatro Studio Frigia 5 di via Frigia 5. Piccoli racconti di solitudine e di allegria ispirati dalla penna tagliente di Stefano Benni.
Il teatro Verdi (via Pastrengo 16) sceglie «Fratelli» di Carmelo Samonà. Lo spettacolo racconta la storia del rapporto tra due fratelli mediante un linguaggio semplice, poetico, intensamente emotivo: movimenti danzati, brani di storie conosciute, gesti come espressione di desideri e scambi di intenzioni. Un viaggio nel mondo delle relazioni umane, sui sentieri che portano a cercare l'altro, il diverso.
Al Tieffe Teatro Stabile d'Innovazione - Spazio Mil (via Granelli - Sesto San Giovanni) «Bauman (zygmunt) circus - il circo della modernità liquida» da Zygmunt Bauman
Paolo Giorgio, ideazione e regia. I codici e le pratiche con cui la generazione precedente affrontava la vita non sono più validi. Le città sono cambiate. Il lavoro è cambiato. I rapporti interpersonali sono cambiati.

In questo spazio fragile e difeso ossessivamente, siamo incapaci di progettare un futuro.

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