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Ffwebmagazine: Feltri ha ragione, il problema è la mafia

Ffwebmagazine, periodico online della Fondazione Farefuturo, commenta, con un corsivo a firma del direttore Filippo Rossi, le prese di posizione di alcuni quotidiani sui fatti di Rosarno

Ffwebmagazine: Feltri ha ragione, il problema è la mafia

Roma - "Consentiteci di festeggiare in un giorno come oggi, in cui è palpabile la ragione di chi cerca di spiegare che il mondo è più complesso di quanto voglio far credere i tifosi di professione. Andate a leggere le analisi di giornali 'opposti' sui fatti di Rosarno. Basta poco per capire che no, destra e sinistra, non possono spiegare nulla. Anzi, che molte volte non spiegano quasi nulla". Ffwebmagazine, periodico online della Fondazione Farefuturo, commenta così, con un corsivo a firma del direttore Filippo Rossi, le prese di posizione di alcuni quotidiani sui fatti di Rosarno. "Liberazione - prosegue - titola così: La legge del boss'. E il Manifesto affonda il colpo con un incisivo 'Ku Klux Clan'. E fin qui, penserete, nulla di strano: ovvio a sinistra. Ma il discorso si complica (o si semplifica) andando sull'altra sponda del giornalismo politico, dal nostro cugino con il quale tante volte polemizziamo:'Quelli che sbagliano mira. Anziché ai negri, sparate ai mafiosì, titola il Giornale di Vittorio Feltri che nel suo editoriale rincara la dose. E noi - scrive Rossi - siamo d'accordo con Feltri: non sbagliamo mira, spariamo ai mafiosi. E' una questione di buon senso. Destra e sinistra non c'entrano nulla". "Destra? Sinistra? O semplicemente - si legge sul magazine - un discorso intellettualmente onesto nella sua rudezza retorica? Siamo per la terza ipotesi. Siamo dalla parte di chi pensa che non bisogna farsi legare dagli stereotipi e bisogna, di volta in volta, capire, interpretare, giudicare. Siamo dalla parte di chi pensa che la 'tolleranza sbagliata' che si esprime nel Mezzogiorno è troppe volte quella verso i mafiosi di ogni ordine e grado. Questo, ovviamente non esclude il rigore nei confronti dell'immigrazione clandestina. Anzi". "Rigore che - conclude - deve essere espresso allo stesso livello anche nei confronti di qualsiasi delinquenza italiana. Altrimenti c'é qualcosa che non funziona. Qualcosa che si chiama razzismo.

Perché un immigrato clandestino è uno che delinque per campare. Un mafioso è, invece, uno che delinque perché pensa di fare la cosa giusta"

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