Fiamm, accumulatori di energia «verdi» e per ogni esigenza

Se l’auto elettrica si fa strada, è anche grazie alle batterie di nuova generazione. Come gli accumulatori al sale, già in uso sulla metà dei veicoli a zero emissioni circolanti in Europa e su cui scommette l’italianissimo gruppo Fiamm. Che punta alle city-car elettriche per le proprie batterie Fiamm Sonick al sodio cloruro di nickel, accreditandole di piena sicurezza e resistenza agli sbalzi termici, di una durata elevata come pure di un alto numero di cicli, nonché di un forte abbattimento dei costi di gestione, anche perché rigenerabili: sono le stesse montate, in occasione del Motor Show, su una Think City, vetturetta norvegese nata con l’obiettivo del massimo riciclaggio di materiali e componenti. Offerti al riscontro pratico del pubblico, i dati dichiarati attestano un'autonomia di 160 km e una accelerazione da 0 a 50 orari in 6,5 secondi.
Per ovviare a una silenziosità persino rischiosa, ecco l’avvisatore acustico multi-sound Msh che, programmabile via software, oltre al cicalino convenzionale e intermittente e alle segnalazioni di retromarcia e di freno a mano attivato, consente anche di produrre suoni ad hoc, come l’avvisatore pedonale. Non solo le auto elettriche ma anche le ibride richiedono accumulatori specifici.

Evoluzione delle omologhe tradizionali al piombo, e con una resistenza pressoché doppia ai cicli di carica-scarica, le batterie di tipo Afb (Advanced flooded battery) sono generalmente indicate per le vetture compatte dotate del sistema start-stop, mentre la soluzione per le microibride che vantano ulteriori accorgimenti, quali il recupero dell'energia in frenata, sta nella tecnologia Agm (Absorbent Glass Material), capace di una resistenza ai cicli ancora maggiore e potenze di avviamento superiori: la serie Fiamm EcoForce abbraccia entrambe le categorie.

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