Cronaca locale

«Filmaker doc» documentari a qualità garantita

Appuntamento con il documentario di qualità con «Filmaker doc 14», manifestazione internazionale dedicata al cinema del reale aperto alla sperimentazione di linguaggi, formati e tecniche produttive, fino al 6 dicembre al cinema Gnomo, Spazio Oberdan e Centre Culturel Francais.
Nato ventinove anni fa, il festival, sostenuto da ministero dei Beni culturali, Regione Lombardia, Comune e Provincia di Milano, con il contributo di Goethe Institut Mailand, Istituto Svizzero, Centre Culturel Francais, ha consentito con il proprio sostegno produttivo di realizzare i primi film di autori come Silvio Soldini, Daniele Segre, Marina Spada, Michelangelo Frammartino. «Filmaker rappresenta, dagli anni ’80 - dice Antonio Calbi, direttore del settore Spettacolo del Comune di Milano - la tensione degli autori, testimoni attivi della storia contemporanea. E in occasione del 30° di Filmaker nel 2010, si può pensare a una retrospettiva del meglio di quello che è passato negli anni. Milano, città della musica, del teatro e della danza, è stata considerata da sempre la cenerentola del cinema, dimenticando invece come sia la città dell'audiovisivo, del multimediale e delle televisioni. Il Comune sta creando delle sinergie con la Regione e la Film Commission per tornare a rendere protagonista la città».
Diretto da Silvano Cavatorta, «Filmaker doc» prevede quattro sezioni, di cui una competitiva e una retrospettiva dedicata al documentarista statunitense Emile De Antonio, che ha scritto ed elaborato la storia per immagini dell'America, dalla guerra fredda alla nascita della pop art, dal conflitto vietnamita alle azioni del gruppo dei Weather Underground. «Dedicato al lavoro e ai temi sociali, il concorso presenta dieci titoli - dice Luca Mosso, coautore della manifestazione - tra cui Materia di Thomas Heise, sulla caduta di Berlino vista dall'Est; In Comparison di Harun Farocki, sulla costruzione del mattone sia attraverso l'ipertecnologia della Francia sia con la semplice lavorazione africana e indiana; Jaffa - The orange clockwork di Eyal Sivan, sulla storia dell'identità israeliana; The land of Jerry Cans di Paola Piacenza. Tra i titoli della sezione Progetto produttivo in prima persona, sei titoli prodotti con il sostegno di Filmaker e il contributo del quindicinale Vita, Tango illegal di Ventina Sutti, languido rito metropolitano che ogni giovedì sera prende il vita sotto i portici di piazza Affari.
Realizzati con il bando promosso dalla provincia di Milano, tra i titoli più significativi: Lady trucks - la vita on the road di Carolina Guidotti sul mestiere di camionista al femminile; Blue sofa di Pippo Del Bono, Lara Fremder e Giuseppe Baresi, storia di due fratelli che aspettano da trent'anni che arrivi la morte; Et mondana ordinare, girato nel Bergamasco, di Daniela Persico.

Da non perdere, per la sezione Milano Metropoli, Davanti e dietro le sbarre di Antonella Greco e Sotto tregua Gaza di Giuseppe Baresi e Maria Nadotti, in cui nove attori e attrici italiani prestano la voce alle parole di scrittori e intellettuali palestinesi, israeliani ed europei che riflettono sulla guerra.

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